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L'avvocato Francesco Sabatino
Due avvocati del Foro di Vibo Valentia, Francesco Sabatino e Giacomo Franzoni, erano tra gli imputati “eccellenti” del processo contro i clan del Vibonese. Per l’avvocato Sabatino, finito in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, erano stati chiesti 8 anni e 9 mesi. Per l’accusa avrebbe fornito consulenze e assistenza a esponenti delle cosche, rafforzandone il potere. Eppure, nel caso dell’avvocato Sabatino, parliamo di condotte che rientrano nell'esercizio legittimo della professione forense. Anche per l’altro legale assolto, l’avvocato Franzoni, erano stati chiesti 8 anni.
Nell’inchiesta, illustrata dall’allora capo della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, a settembre del 2023, erano state 84 le persone raggiunte da misura cautelare, mentre oltre 600 sono stati i carabinieri utilizzati in Calabria e in altre regioni italiane per eseguire l’ordinanza.
Ieri il gup distrettuale di Catanzaro, Piero Agosteo. nel processo con rito abbreviato ha emesso 50 condanne, mentre le assoluzioni sono 41. Tra i condannati c’è l’ex presidente della Provincia di Vibo, Andrea Niglia, già sindaco di Briatico. Per lui la pena a 3 anni e 6 mesi per truffa ai danni di un ente pubblico aggravata dalla finalità mafiose. L’imprenditore turistico vibonese Enzo Calafati è stato invece condannato a 11 anni e 4 mesi. Ergastolo per un omicidio commesso a Mileto nei confronti di Domenico Polito.
Le pene più alte - 20 anni a testa - per il boss di Limbadi Diego Mancuso e il boss di Tropea Francesco La Rosa (16 anni per il fratello Antonio La Rosa). Condannato a 12 anni e 4 mesi Ferdinando Lamonica, ristoratore e già responsabile del Marina yacht club del porto di Tropea.
Tra gli assolti ci sono altre personalità di spicco come il sindacalista ed ex consigliere provinciale Gianfranco La Torre di Ricadi (chiesti 6 anni), l’ex dirigente regionale Pasquale Anastasi (chiesti 6 anni), e l’imprenditore Antonio Facciolo (la Dda aveva chiesto 8 anni).
Un altro troncone dell’inchiesta con 188 imputati si sta celebrando con rito ordinario dinanzi al Tribunale di Vibo) nasce da tre distinte operazioni antimafia scattate tra il 2022 e il 2023.