La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a un anno per omicidio colposo per il medico sportivo, responsabile di aver firmato il certificato di idoneità agonistica di Davide Astori, il capitano della Fiorentina morto il 4 marzo 2018 nella sua camera d’albergo a Udine, alla vigilia della partita contro l’Udinese.

Le responsabilità del medico

Il medico aveva effettuato le visite mediche di idoneità sportiva per Astori nell’estate 2016 e 2017, senza però disporre accertamenti approfonditi. Le perizie effettuate nel corso dei processi hanno rivelato che il difensore soffriva di cardiomiopatia aritmogena, una patologia cardiaca che, secondo l’accusa, avrebbe potuto essere individuata con esami di secondo livello che invece non furono mai eseguiti.

Una sentenza nel giorno dell’anniversario

La decisione della Cassazione arriva nel settimo anniversario della morte di Astori, un tragico destino che ha lasciato un segno profondo nel mondo del calcio. Presenti in aula alla lettura del dispositivo i fratelli del calciatore e la compagna Francesca Fioretti, che da anni si batte per ottenere giustizia.