La bomba carceri è scoppiata in tutta la sua drammaticità. La situazione diventa giorno dopo giorno sempre più incontrollabile negli istituti penitenziari italiani, con tassi di sovraffollamento e morti che dovrebbero indurre governo e Parlamento a intervenire subito con provvedimenti risolutivi.

È scontro aperto tra maggioranza e opposizioni al Senato sul “decreto carcere”, così come sulla proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale, presentata da Roberto Giachetti di Italia Viva, che continua a essere rimbalzata da mesi alla Camera tra Aula e commissioni. Si tratta di un provvedimento che potrebbe far diminuire il numero dei detenuti, ma che non riesce a essere approvato, nonostante timide aperture.

L’ultimo capitolo della telenovela è andato in scena mercoledì sera, quando la Camera ha approvato, con una maggioranza di 47 voti, il rinvio in commissione, invece di votarlo. Per Roberto Giachetti si è trattato di «una insopportabile presa in giro. Nel frattempo è stato fatto planare sul Senato un provvedimento, il Dl Nordio, che non si occupa minimamente del problema del sovraffollamento ma tutti gli emendamenti delle opposizioni sono stati respinti. Il vostro - ha detto Giachetti nel suo intervento - è un “no” su tutto e verso tutti. Ma andateci in carcere e sentite che cosa vi diranno i sindacati della polizia penitenziaria, i direttori, i magistrati di sorveglianza, le associazioni di volontariato, gli educatori, gli psicologici. Tutti diranno che la situazione è drammatica. La maggioranza vuol far sì che lo stato di illegalità faccia esplodere la situazione. Mi rivolgo ai colleghi di Forza Italia. State girando la faccia e il vostro voto affonderà questa legge».

La risposta di Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, non si è fatta attendere: «Al Senato c’erano quattro emendamenti di Forza Italia, tre sono stati accolti e uno no. Sono emendamenti che vanno nella direzione di un alleggerimento soprattutto della popolazione anziana e tossicodipendente, spesso giovane». Tajani ha annunciato che con il Partito radicale c’è «una collaborazione strategica e lavoreremo ad alcune iniziative insieme, faremo una conferenza stampa il 29». Un appello ai moderati è arrivato anche da Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd: «Ma la maggioranza non si rende conto che ogni settimana ha aggiunto un reato nuovo, fino a tenere in carcere le donne incinte e i bimbi fino a un anno? Cosa aspettano i moderati a tirare fuori un minimo di orgoglio?».

Anche la Giunta dell’Unione delle Camere penali in documento ha criticato il rinvio del provvedimento: «Abbiamo assistito all’ennesimo rinvio e a nessuna apertura su possibili misure contro il sovraffollamento. Anche l’ulteriore monito del presidente della Repubblica, formulato nel corso della cerimonia del ventaglio, affinché il carcere non sia “il luogo in cui si perde la speranza”, è caduto nel vuoto».

Da Marco Grimaldi, vicecapogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, arriva la richiesta al «ministro Nordio di esprimersi, chiediamo al governo di attuare una volta per tutte misure alternative. Inaccettabile il rinvio della discussione sulla proposta Giachetti senza nessuna vera alternativa».

Per il segretario di +Europa, Riccardo Magi, è «surreale ciò che stanno facendo maggioranza e governo con il ddl sicurezza. Invece di adoperarsi per rimuovere queste condizioni degradanti si introducono misure vessatorie pensando che così aumenti la sicurezza nelle carceri. Avverrà l’esatto opposto». Sulla stessa linea Maria Elena Boschi: «È paradossale che il Parlamento discuta di una norma non urgente mentre la vera emergenza è nelle carceri. È evidente che questa maggioranza sia sconnessa dalla realtà».