I Blues Brothers, Trump, Musk e perfino Harry Potter. Si è sentito un po’ di tutto durante l’informativa del ministro dei Trasporti Matteo Salvini in Senato, dove il leader leghista ha replicato quanto già affermato alla Camera il giorno prima snocciolando tutti i numeri che testimonierebbero come durante la sua gestione i ritardi siano causati dal fatto che, rispetto a qualche anno fa e ai governo di Pd e M5S, circolino molti più treni e ci siano molti più cantieri aperti.

Ma se da una parte Salvini ha difeso la bontà dell’esposto presentato da Fs contro ignoti per i presunti sabotaggi alle nostre linee ferroviarie, dall’altra dalle opposizioni è arrivato un fuoco di fila contro il ministro e la sua gestione della crisi, ritenuta altamente insufficiente. E tra riferimenti al cinema e altri alla politica d’oltreoceano, se ne sono sentite di ogni.

«Nelle ultime settimane, il Ministro Salvini di tutto si è occupato tranne che dell’emergenza ferroviaria: smaniava per andare negli Stati Uniti all’insediamento di Trump, è intervenuto sugli scontri di piazza, ha criticato le ultime misure del presidente Biden, ha parlato delle critiche di Saviano ad Elon Musk - ha detto il senatore e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli - Poi ha detto che voleva tornare al Ministero dell’Interno, si è occupato del terzo mandato di Zaia, è andato a donare il sangue e ci ha informato della nuova vita di una gattina salvata da un carabiniere di Piacenza: tutto tranne che fare il suo lavoro da Ministro. Un attacco intervallato dagli applausi delle altre opposizioni, mentre Salvini, con lo sguardo basso tra i banchi del governo, prendeva appunti. «Quando poi è stato costretto a parlare dei treni - ha aggiunto Spagnolli - la verità è che c’è un problema forse di ordine strutturale, di sovraccarico della rete, che si risolve solo lavorando, lavorando e lavorando ancora. Ma se Salvini non ne ha voglia, faccia un passo di lato. Così avrà tutto il tempo per parlare di gattini salvati dai carabinieri».

Subito dopo è stata la volta di Matteo Renzi, e qui è entrata in gioco la settima arte. «In principio fu il chiodo. Poi il lucchetto, il pantografo, poi il traliccio. Poi, l’uomo che camminava sui binari. Ministro lei ricorda John Belushi nei Blues Brothers quando urla “Non è stata colpa mia”. Solo che lui faceva ridere, lei e la Meloni state facendo piangere gli italiani - ha scandito il leader di Iv - «Lei è il più grande sabotatore delle Ferrovie dello Stato perché sta prendendo su di sé una responsabilità: aver cambiato il corso del risanamento di Fs e di aver creato le condizioni del disastro». Per poi concludere con un «lei è riuscito in una grande impresa: doveva fare il blocco navale ha fatto quello ferroviario, chapeau».

Salvini, imperterrito, ha seguito tutti gli interventi con al suo fianco Antonio Tajani. Presenti tutti i ministri della Lega, oltre ai forzisti Casellati e Zangrillo e al meloniano Ciriani, dopo le accuse di «essere stato lasciato solo dagli alleati» mossegli martedì alla Camera.

Ma Renzi non è stato il solo a puntare sui riferimenti cinematografici. Mentre il capogruppo di FdI Lucio Malan confabulava con il presidente del Senato La Russa (poco prima, in lizza per sostituire la ministra Santanché in caso di dimissione, Malan era stato visto a palazzo Chigi), ha preso la parola il dem Nicola Irto. «Il ministro dei trasporti è assente, stralunato. C’è un gigantesco problema in Italia, il trasporto ferroviario è nelle sabbie mobili - ha spiegato Irto - Ieri alla Camera e oggi, un po' meno, al Senato, è uscito con la storia del sabotaggio. Manca poco per dire che ha chiamato Harry Potter contro le forze del male».

Nessuna reazione da parte del leader leghista, che però si è difeso dalle accuse di pensare ad altro. «Quando ho giurato come ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ho sentito il dovere e l’orgoglio di servire al meglio il mio paese. L’ho fatto in un momento particolarmente importante, alla luce della fase di profondo ammodernamento dell’Italia che questo governo sta perseguendo con determinazione - ha spiegato - Il mio entusiasmo, il mio impegno, la mia attenzione non sono diminuiti né sono distratti da altro». E auspicando «la compattezza di tutta l’Aula» nel momento in cui ha ricordato l’impegno dei lavoratori di Fs. Applausi dalla maggioranza. Qualche timido sorriso dalle parti delle opposizioni.