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Beppe Grillo, fondatore del Movimento Cinque Stelle
Teatro gremito per la prima di ''Io sono il peggiore'', il nuovo spettacolo di Beppe Grillo che per la data zero ha scelto il teatro Mancinelli di Orvieto. A rendergli omaggio, tra il pubblico, il presidente del M5S Giuseppe Conte, arrivato a spettacolo iniziato (''c'erano i lavori alla Camera'', si giustifica dribblando i giornalisti all'ingresso), Roberto Fico (arrivato in anticipo), il vice presidente del movimento Michele Gubitosa, il presidente dell'Inps Pasquale Tridico.
Dopo un lungo silenzio, Grillo porta in scena i temi a lui cari: rinnovabili, comunità energetiche, intelligenza artificiale («che non sa di essere stupida, una persona stupida invece lo sa»), ambiente, tecnologia e dietro la tecnologia le terre rare con tutto il retroscena di sfruttamento e inquinamento.
Nel corso della serata, Grillo parla anche del processo che coinvolge il figlio Ciro: «Mi fanno un processo politico sui figli. Sono sicuro di come andrà ma se fate i processi in tv date anche le sentenze. Guardate, riesco anche a riderci un po' su, con la morte che ho dentro», dice il fondatore del M5S.
La bordata più dura, la riserva al governo di «estrema destra». Poi rilancia la Chiesa dell'Altrove, come cripticamente annunciato da un paio di post pubblicati dal comico genovese da dicembre. Corona “di spinotti” in testa, trasforma l'acqua in chinotto (''non in vino, quello sono capaci tutti'') e annuncia «fondo la Chiesa dell'Altrove e andiamo tutti insieme alla conquista dell'8x1000».
«Dio non c'è più, questo è il problema. Tutti i grandi capolavori non ci sarebbero senza Dio, motore del mondo, e oggi che non c'è più, non c'è più niente. Lo abbiamo sostituito con il capitalismo, con il denaro. Abbiamo bisogno di un'entità - dice Grillo - La scienza non dà risposte, la tecnologia non dà risposte, la religione non dà più risposte. Poi succede che negli Usa nascono nuove strane religioni. Allora perché io non posso fare una mia chiesa? Perché non posso fondare una Chiesa dell'Altrove? È tutto altrove, altrove non dà risposte ma si va alla ricerca. Ho già pronto lo statuto, già fatta l'associazione, c'è il sito altrove.com'', continua Grillo mostrando il simbolo dell'Altrove: una A a forma di antenna. «Siamo una forza, io lo sento che è già successo qualcosa, che siete con me: siamo una forza per conquistare tutti insieme l'8x1000!».
Come ha iniziato lo spettacolo Beppe Grillo
Ma lo spettacolo inizia dall'attualità, scaturita dal gioco delle “domande del pubblico”: Grillo fa consegnare carta e penna al pubblico che può scrivergli quello che vuole e poi legge alcune delle domande. «Cosa penso oggi di Di Maio? Dio mio, né male né bene. Non lo chiamo nemmeno tradimento perché Giuda era socio di Gesù. Di Maio ha fatto una cosa meravigliosa, ci ha permesso di rinascere con il mago di Oz. Conte, che è fuori che aspetta di entrare credo...» (Conte non era ancora arrivato, arriverà di lì a pochi minuti).
E ancora: «Come faccio a capire questo governo di destra? Si chiama “centro destra”, solo da noi, in qualsiasi altro Paese lo chiamerebbero di estrema destra''. E poi Sanremo 2023: «Straordinario, il Nido del Cuculo, con quel conduttore lì… come si chiama? Amadeus, che all'Ariston guidava le persone a liberarsi, sono partiti tutti i freni inibitori. Fedez che ha goduto perché finalmente ha sentito un culo mentre sua moglie non ce l'ha, Gino Paolo che va sul palco a parlare di orge, Benigni che dà una linguata al presidente con la Costituzione, l'incompiuta».
Alla fine dello spettacolo, tutto fuori e dietro al leader del M5S Giuseppe Conte non vuole parlare, ''intervistate Grillo'' dice a chi cerca di fargli delle domande; scatta qualche foto con i sostenitori poi raggiunge il comico genovese nel camerino che lo ringrazia: «che bello che sei venuto, grazie». I due restano a chiacchierare a lungo, ridono, il clima è allegro e con loro ci sono amici e intimi. Grillo ne approfitta per fare proselitismo per la sua Chiesa dell'Altrove: «Alla fine della tournée - dice a Conte - avrò 10mila iscritti».