Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, ha vissuto il suo primo giorno di semilibertà effettiva senza particolari eventi che lo abbiano distinto dai giorni precedenti. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, il quarantunenne è uscito dal carcere di Bollate, a Milano, per recarsi al suo posto di lavoro, attività che svolge regolarmente da quando ha ottenuto il permesso per il lavoro esterno.

Cosa prevede la semilibertà

Stasi, ora in semilibertà, può lasciare il carcere la mattina a orario stabilito nelle prescrizioni, per poi rientrare la sera, dopo cena, sempre a un orario prestabilito. In totale, può restare fuori dal carcere per più di dodici ore al giorno, nel pieno rispetto delle leggi che regolano la semilibertà. Non è necessario chiedere autorizzazioni specifiche per trascorrere il tempo fuori dal carcere, il che gli consente di avere maggiore autonomia. Ad esempio, può recarsi al bar, incontrare amici, andare al cinema o semplicemente fare colazione o pranzare altrove.

Reinserimento sociale

Sebbene non siano previste attività obbligatorie come la partecipazione a comunità o a progetti di reinserimento sociale, Stasi ha ricevuto il via libera dal magistrato di sorveglianza per un percorso di reintegrazione sociale stilato dal carcere, che include le consuete prescrizioni per casi di semilibertà.