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Gabriele Del Grande è stato liberato ed è atterrato in Italia all'aeroporto di Bologna. Arrestato il 9 aprile al confine fra Turchia e Siria, dove si era recato per raccogliere materiale per un libro sui profughi siriani il reporter e regista italiano è rimasto 14 giorni in stato di fermo in un centro di dentnzione. Le autorità turche non avevano reso noti i motivi del fermo. Solo il 21 aprile, il console italiano a Smirne Luigi Iannuzzi e l'avvocato turco Taner Kilic avevano potuto visitarlo nel centro di Moglu dove era detenuto. Il presidente della commissione Diritti umani del Senato Luigi Manconi, che sin dall'inzio ha seguito il caso e si è fatto promotore della mobilitazione per la liberazione di Gabriele Del Grande, ha tenuto ha sottolineare il ruolo della Farnesina che ha ringraziato per l'impegno. "L'attività diplomatica è stata determinata a ottenere un risultato e questo ha contato tantissimo", ha detto intervenendo a Uno mattina. "Plauso al ministero degli Esteri che si è impegnato con grande assiduità con due settimane di lavoro e di attenzione quotidiana, in particolare con un ruolo significativo del consolato di Smirne", ha aggiunto. Giornalista, blogger,il 34enne Del Grande, originario di Lucca, è il regista di "Io sto con la sposa", docufilm del 2014 sulla vera vicenda di un gruppo di profughi siriani accompagnati in Svezia con lo stratagemma di un corteo nuziale.