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Respingimenti ed espulsioni di migranti, è questa la politica di un’Europa sempre più blindata. L’Asgi (associazioni studi giuridici per l’immigrazione) ha presentato presso la Corte europea dei diritti umani un ricorso contro l’Italia su violazioni di diritti umani in particola modo riguardante cittadini tunisini. [embed]https://youtu.be/tKQfDaUbOPs[/embed] Nel corso di una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati, sono stati presentati i termini e le ragioni del ricorso. Lo ha spiegato Lucia Gennari avvocatessa dell’Asgi: «la Tunisia è il paese che ha più rimpatri dall’Italia rispetto a tutte le altre nazionalità. I dati del garante dei detenuti dicono che i tunisini sono primi, per numero, ad essere espulsi anche non essendo la maggior nazionalità di arrivo». «Questo succede – ha continuato Gennari - perché esiste una procedura semplificata di respingimento a seguito di un accordo del 2011 tra Italia e Tunisia, se all’epoca si poteva anche parlare di emergenza ora sicuramente no». Per i tunisini si tratta di detenzioni illegittime negli hotspot che non dovrebbero essere strutture chiuse e di respingimenti differiti che presentano molte meno garanzie dei decreti di espulsione. Tutto ciò mentre si è appena conclusa la vicenda della nave Aquarius dove il nostro paese rischia nuove e pesanti sanzioni per violato diverse convenzioni internazionali, mentre la furia propagandistica di Matteo Salvini non accenna a placarsi. Un elemento colto da Filippo Miraglia dell’Arci che definisce quella dell’Aquarius una «vicenda scandalosa perché sono state infrante tutte le convenzioni internazionali. Ci apettiamo d’ora in avanti che Salvini continui a fare atti illegittimi e ci toccherà rivolgerci alla giustizia ordinaria e quella europea perché mi pare che questo ministro dell’Interno sia intenzionato a ledere i diritti umani e non rispettare le leggi per continuare a stare sulle prime pagine dei giornali». Fai clic qui per rispondere o inoltrare il messaggio