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Si registra un segnale positivo nell'andamento dei casi di nuovo coronavirus SarsCoV2 in Cina: la curva delle nuove infezioni aggiornata dalla Hopkins University sembra infatti registrare per la prima volta, negli ultimi giorni, un appiattimento. Si tratta "sicuramente di un buon segno", commenta il direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza. "Certamente - afferma Rezza - se si va verso un appiattimento, cioè uno 'spegnimento', del focolaio principale che è quello cinese, questa è una notizia positiva. Ma anche con la riduzione del focolaio in Cina, resta preoccupante la situazione generale: molti focolai si registrano infatti nel mondo, dalla Corea del sud all'Iran all'Italia, e la priorità è contenerli". Fondamentale è però agire con decisione: "Se gli altri focolai non sono al momento imponenti come quello cinese è già un elemento positivo e se si agisce tempestivamente si può ancora riuscire a contenerli". Registrato anche un aumento delle persone guarite in Cina, un dato che però "non sorprende" eccessivamente l'esperto Iss. Infatti, rileva Rezza, "oltre il 90% dei soggetti infettati guarisce, poiché è colpito da un'infezione lieve". Il problema, avverte, "sono le infezioni gravi e nei malati ospedalizzati si registra un tasso del 2% di mortalità". Va però detto, aggiunge, che "anche tra i casi gravi si registrano guarigioni. Infatti - conclude - la malattia Covid19 da nuovo coronavirus, per quanto seria, non è comunque grave come ad esempio Ebola, anche se è più contagiosa".