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L’APPELLO DI DANIELA FUMAROLA, REGGENTE FNP, ALL’ESECUTIVO CHE A BREVE SI TROVERÀ A GUIDARE IL PAESE
Nell’agenda della Cisl i temi principali su cui concentrare l’impegno per aiutare chi sta affrontando le difficoltà maggiori per le conseguenze della pandemia e della guerra
Daniela Fumarola, tra qualche giorno sapremo chi avrà la grande responsabilità di governare il nostro Paese. Cosa vi aspettate dal nuovo Esecutivo?
Il momento che stiamo vivendo richiede impegno e responsabilità. Mai avremmo immaginato una crisi di governo. Con il presidente Draghi avevamo avviato un confronto importante che ha prodotto risultati positivi. L’Esecutivo che sarà eletto dalla imminente tornata elettorale dovrà impegnarsi da subito per risolvere gli effetti della grave crisi nella quale ci siamo ritrovati a causa delle conseguenze della pandemia prima, e della guerra poi, che hanno generato una esplosione dell’inflazione che non si registrava da anni e la conseguente perdita del potere d’acquisto di salari e pensioni.
I provvedimenti emanati dal Governo in carica, positivi ma non sufficienti, si sono posti l’obiettivo di contrastare questi problemi: il bonus di 200 euro, il taglio delle accise sui carburanti, gli sconti in bolletta per i redditi bassi, l’anticipo della rivalutazione delle pensioni, e da ultimi il bonus da 150 euro rivolto a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, e il potenziamento dei crediti d’imposta per le aziende contenuti nel DL Aiuti Ter.
Misure certamente importanti ma che non bastano a mettere il nostro Paese al riparo dalle gravi difficoltà con cui rischiamo di dover vivere nei prossimi mesi. Per queste ragioni al nuovo Governo chiediamo un impegno maggiore per le migliaia di famiglie in difficoltà, per lavoratori e pensionati con redditi bassi nei confronti dei quali la crisi che si prospetta colpirà con maggiore virulenza.
Quali sono i provvedimenti che voi auspicate il Governo possa realizzare con urgenza?
Bisogna agire su due livelli: quello emergenziale, perché sono troppe le persone e le imprese in sofferenza. Sono aumentate le fragilità e le povertà a causa dell’aumento dei prezzi di luce e gas, destinati a crescere ulteriormente, oltre a quello che interesserà i beni al consumo. Bisogna evitare lo sgretolamento del tessuto sociale di questo Paese, con le ripercussioni più devastanti sulle categorie più svantaggiate come i giovani e le donne senza lavoro, o le famiglie e i pensionati con redditi bassi che già vivono enormi difficoltà e che spesso, nonostante tutto, sono il vero ammortizzatore sociale. Rischiamo, se non si fa presto, un autunno rovente sul piano sociale e freddissimo per l’impossibilità di far fronte ai bisogni necessari, soprattutto per anziani e fragili. Il secondo fronte è quello di prospettiva: le nostre richieste sono quelle contenute nell’Agenda sociale presentata dal Segretario generale Cisl, Luigi Sbarra, che prevedono l’utilizzo di tutte le risorse a disposizione del nostro Paese, a cominciare da quelle del Pnrr, per avviare investimenti pubblici e privati capaci di creare opportunità di lavoro, rilancio e sostegno sociale ed economico. Nell’Agenda Cisl per il nuovo Governo, il nostro sindacato ha individuato 12 punti dai quali partire per avviare un percorso in grado di rilanciare lavoro e coesione, investimenti e produttività, inclusione e politiche sociali, contrattazione e partecipazione, riforme.
Cosa chiedete concretamente, in particolare per i pensionati?
Nell’Agenda sociale Cisl ci sono diverse tematiche che a noi stanno particolarmente a cuore: sanità, famiglia e politiche sociali, non autosufficienza, una previdenza equa ed inclusiva. E’ partendo dalle politiche a sostegno della famiglia e della previdenza che crediamo si possa avviare un nuovo percorso per il nostro Paese, capace di dotarlo di strumenti indispensabili, propri di uno Stato sociale efficiente e in condizione di rispondere ai bisogni di chi è più fragile, condizione che riguarda non solo chi è avanti con l’età ma ogni famiglia al cui interno ci sia un disabile bisognoso di assistenza. Noi come Federazione dei pensionati al prossimo Governo chiediamo di realizzare quanto prima una nuova legge sulla non autosufficienza e una riforma del sistema previdenziale e pensionistico più inclusivo e flessibile, che preveda l’ampliamento della platea di beneficiari della 14a mensilità, la piena rivalutazione delle pensioni, un diverso paniere. Poi, sul piano più generale, bisogna intervenire con urgenza per scongiurare il rischio che si paventa con lo scalone di 5 anni previsto dalla legge Fornero. Noi chiediamo, invece, un sistema con finestre di uscita più flessibili, a partire dai 62 anni o comunque con 41 anni di contribuzione per consentire ai lavoratori e alle lavoratrici di scegliere quando uscire dal mercato del lavoro. Oltre a questo, bisogna prestare maggior attenzione ai giovani, prevedendo pensioni di garanzia per sopperire ai vuoti contributivi derivanti dagli anni di disoccupazione e per permettere alle donne di recuperare un anno di contributi in più per ogni figlio o per il tempo prestato al lavoro di cura a favore di disabili o anziani.
Un programma importante quello appena descritto che, ovviamente, richiederà un confronto continuo con le parti sociali.
Noi come Cisl ci auguriamo di poter dare il nostro contributo affinché tutto ciò si possa realizzare. Questo Paese deve potersi dotare di politiche più rispondenti a quelle che sono le nuove richieste e i bisogni urgenti di una società fatta di aziende che si stanno vedendo costrette a chiudere perché gravate dal rincaro di bollette o dei costi di produzione, o da famiglie e pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese a causa di pensioni e stipendi bassi su cui pesano tasse e imposte inique. Anche per questo, nell’Agenda sociale Cisl tra le indicazioni rivolte al governo vi è anche quella per una riforma fiscale, con modifiche al sistema vigente che prevedano la riduzione delle tasse a lavoratori dipendenti e pensionati attraverso l’alleggerimento delle prime aliquote Irpef e l’aumento del tetto della No tax area. La Fnp vuole continuare ad essere accanto alla Cisl nell’esercizio della confederalità e della responsabilità che tempi così difficili impongono, sapendo che è necessario avviare una stagione partecipativa che abbia l’obiettivo di perseguire il bene comune per tutti.