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Niente più proroghe. Nonostante anche il vicepremier Salvini negli ultimi giorni abbia invocato un decreto per consentire la permanenza scolastica ai bambini non vaccinati di nidi e scuole di infanzia nella fascia 0-6 anni, da domani chi non è in regola va incontro alle sanzioni previste dalla legge Lorenzin. Negli asili (nidi e infanzia), i bambini sprovvisti di certificato non potranno entrare. Mentre nelle altre scuole è prevista solo una sanzione pecuniaria e gli alunni potranno entrare lo stesso. Il Decreto vaccini ha portato il numero di vaccinazioni obbligatorie nell'infanzia e nell'adolescenza nel nostro Paese da quattro a dieci. L’obiettivo è di contrastare il progressivo calo delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, in atto dal 2013 che ha determinato una copertura vaccinale media nel nostro Paese al di sotto del 95%. Questa è la soglia raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la cosiddetta “immunità di gregge”, per proteggere, cioè, indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati. Il Decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, come modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119, prevede infatti le seguenti vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati: anti-poliomielitica anti-difterica anti-tetanica anti-epatite B anti-pertosse anti-Haemophilus influenzae tipo b anti-morbillo anti-rosolia anti-parotite anti-varicella. L'obbligatorietà per le ultime quattro (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella) è soggetta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte. Sono, inoltre, indicate ad offerta attiva e gratuita, da parte delle Regioni e Province autonome, ma senza obbligo vaccinale, le vaccinazioni: anti-meningococcica B anti-meningococcica C anti-pneumococcica anti-rotavirus. In generale, il rispetto degli obblighi vaccinali diventa un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni), mentre dalla scuola primaria (scuola elementare) in poi i bambini e i ragazzi possono accedere comunque a scuola e fare gli esami, ma, in caso non siano stati rispettati gli obblighi, viene attivato dalla Asl un percorso di recupero della vaccinazione ed è possibile incorrere in sanzioni amministrative da 100 a 500 euro. Sono esonerati dall’obbligo i bambini e i ragazzi già immunizzati a seguito di malattia naturale, e i bambini che presentano specifiche condizioni cliniche che rappresentano una controindicazione permanente e/o temporanea alle vaccinazioni. Obbligo flessibile - Questo potrebbe comunque essere l'ultimo anno di applicazione della legge Lorenzin. In Parlamento è infatti in discussione il provvedimento relativo al cosiddetto "obbligo flessibile", secondo il quale la vaccinazione è obbligatoria solo "in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell'immunità di gruppo". Qualche giorno fa il ministro della Salute Giulia Grillo, rispondendo alle domande dei giornalisti sul Ddl fermo in Commissione Igiene e sanità al Senato, ha affermato: "Sto pressando per sbloccarlo e il Parlamento si deve esprimere, secondo me nel più breve tempo possibile".