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Sabato 1 settembre dal cono del Vesuvio, al tramonto, Louis Sclavis, il compositore francese in duo con il violoncellista Vincent Courtois, darà vita al suggestivo concerto sul cratere del Vesuvio (gli spettatori dovranno arrivare al piazzale quota 1000 di Ercolano per la risalita con le guide vulcanologiche entro le ore 16.30). E’ sempre doppia l’emozione creata dalle suggestioni del paesaggio incredibilmente lunare del Vulcano che si intreccerà alle profondità sonore della musica jazz. Con questa bella escursione che condurrà a piedi i partecipanti in vetta al cono del cratere, partirà la XXIII edizione di Pomigliano Jazz in Campania, con il primo concerto del progetto “carta bianca”: il riconoscimento simbolico che annualmente viene assegnato ad un musicista internazionale che ha così l’opportunità di realizzare concerti e performance in esclusiva per il festival. Louis Sclavis, clarinettista, sassofonista e compositore originario di Lione, considerato uno dei più autorevoli jazzisti europei, sarà protagonista fino al 3 settembre, di tre concerti in differenti palcoscenici del Parco del Vesuvio. Il Festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo, ha conquistato ed attratto nel corso degli anni non solo gli appassionati della musica jazz ma anche tanti turisti “coinvolgendo circa 700.000 spettatori – sottolinea Piccolo - molti dei quali alla prima esperienza con il jazz e più di 5.000 tra artisti, operatori del settore e musicisti”. Dal cono del Vesuvio con il concerto si snoderà lungo i comuni di Pollena Trocchia, Ottaviano, Avella, Sirignano, Terzigno e naturalmente Pomigliano d’Arco. “Pomigliano Jazz è un festival attuale e coraggioso – continua Piccolo - che di quello stile musicale riflette l’indole e la profonda matrice popolare. Dall’esperienza del festival, sono nate la Fondazione Pomigliano Jazz e un’etichetta discografica, Itinera, il cui catalogo comprende già diverse produzioni di pregio”. Quest’anno la rassegna musicale si sdoppia con una formula divisa in due blocchi di date, dal 1 al 9 settembre, nei comuni del vesuviano e dell’alto nolano, e dal 6 al 29 ottobre, a Pomigliano d’Arco, la città che, nel 1996, ha dato i natali al festival. Oltre ai concerti, alle guide all’ascolto ai laboratori ed agli spettacoli per bambini, ci saranno presentazioni di CD e libri, Dj set e varie performance artistiche, si consiglieranno itinerari turistici ed enogastronomici, tra cui l’iniziativa “Note di gusto”, in collaborazione con le condotte Slow Food Vesuvio e Agro Nolano. “Pomigliano Jazz – conclude Piccolo – nel corso degli anni, oltre a far vivere una esperienza unica nel suo genere, facendo conoscere uno dei vulcani più famosi al mondo, mantiene il suo carattere di Festival itinerante tra i comuni del vesuviano e dell’alto nolano, coniugando altresì musica, arte, cultura e valorizzazione del territorio”. Inoltre è prevista la mostra “Le Macchine della Musica - Storie di Jazz in Campania”, che sarà l’occasione per lanciare il progetto del Centro di documentazione del jazz nella regione, presso il Museo della Memoria di Pomigliano d’Arco. La mostra, dedicata alla musica afroamericana, alle macchie del suono e alla storia del festival sarà allestita negli spazi del Palazzo dell’Orologio. Concerti inediti, esclusive nazionali, produzioni originali viaggiando dal cratere del Vesuvio all’Anfiteatro romano di Avella, dai palazzi storici ai musei. Con artisti legati al mondo del jazz e non solo, provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Brasile, Benin oltre a musicisti italiani. Domenica 2 settembre, sempre alle 18, Sclavis Quartet si esibirà in un altro concerto al tramonto, “Characters on a wall”, ai Conetti del Carcavone: bocche vulcaniche situate sul versante settentrionale del Monte Somma, nel comune di Pollena Trocchia. (Gli spettatori anche in questa occasione dovranno arrivare entro le ore 16.30 per effettuare la l’escursione al sito naturalistico dei Conetti vulcanici). Infine, il 3 settembre alle 20,30, Sclavis dialogherà in musica, al Palazzo Mediceo di Ottaviano con due tra i più interessanti jazzisti italiani dell’ultima generazione: Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi. Il festival proseguirà mercoledì 5 settembre alle 20.30, nell’Anfiteatro romano di Avella. con un progetto inedito: Baustelle con ospite speciale l’Orchestra Napoletana di Jazz, diretta da Mario Raja. In apertura l’esibizione di Eclectic duet, ovvero la cantante e percussionista Ileana Mottola e il chitarrista Alessandro Castiglione. Giovedì 6 settembre, alle 20,30, nel Palazzo Caravita a Sirignano tocca al progetto “Le origini” di Tony Esposito con il pianista Antonio Faraò. Venerdì 7 settembre, ore 20.30, l’atteso ritorno al festival di una vocalist ed un’artista d’eccezione, Maria Pia De Vito, che si esibirà in quartetto al Museo Emblema di Terzigno con un progetto che fonde musica brasiliana e partenopea, jazz e canzone d’autore, ispirato al suo ultimo lavoro discografico, “Core/coração”. Domenica 9 settembre, ore 20,30, si chiude a Pomigliano d’Arco, con la prima parte di concerti. A piazza Mercato - Museo della memoria, Roberto Gatto incontra Daniele Sepe, in scena con il progetto “Cronosisma”, tra jazz, rock, world music e l’omaggio ai Weather Report. Tra i concerti in programma, a partire da sabato 6 ottobre, si inizia con il recital “Le parole note” dell’attore, regista e sceneggiatore Giancarlo Gianni, accompagnato dal quartetto del sassofonista Marco Zurzolo. Si prosegue, mercoledì 10 ottobre, con la cantante e trombettista spagnola, Andrea Motis, nuova star del jazz europeo, in esclusiva al festival con il suo quartetto. Gran finale lunedì 29 ottobre con Aziza quartet, all star band che comprende Dave Holland, Chris Potter, Eric Harland e Lionel Loueke. Quattro nomi di indiscusso valore del jazz mondiale. Il programma completo con tutti gli eventi del mese di ottobre verrà annunciato prossimamente. Cofinanziato dall’Assessorato allo Sviluppo ed alla Promozione del Turismo della Regione Campania con i fondi POC 2014-2020 e dalMiBAC, il festival 2018 è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz e dal Comune di Pomigliano d’Arco, in partnership con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, la Comunità Montana del Partenio-Vallo di Lauro, Scabec, Legambiente Campania,Instituto Cervantes di Napoli ed i comuni di Avella, Ottaviano, Pollena Trocchia, Sirignano e Terzigno. Con la partecipazione della Soprintendenza Archelogica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino, delle Pro Loco e delle associazioni dei comuni coinvolti. L’allestimento e la direzione tecnica del festival sono curati con puntigliosità e professionalità da Nicola Foglia.