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La notte degli Oscar 2025 ha acceso i riflettori sul cinema indipendente, premiando con cinque statuette il film "Anora" di Sean Baker, che si è aggiudicato i riconoscimenti per miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio. La serata è stata anche un momento di commemorazione per Gene Hackman, icona del cinema, scomparso pochi giorni prima in circostanze ancora da chiarire, e un tributo ai pompieri di Los Angeles, impegnati nelle ultime settimane nella lotta contro gli incendi in California.
“Anora” domina gli Oscar: il successo del cinema indipendente
Il grande protagonista della serata è stato "Anora", vincitore della Palma d'Oro a Cannes, che ha conquistato cinque premi su sei nomination. Il film racconta la storia di una giovane spogliarellista di Brooklyn, interpretata da Mikey Madison, che sposa il figlio di un oligarca russo, scatenando una battaglia familiare per l’annullamento del matrimonio. La giovane attrice ha sorpreso tutti, battendo la favorita Demi Moore e portando a casa l’Oscar come miglior attrice protagonista. Il film ha lasciato a bocca asciutta "A Complete Unknown", biopic su Bob Dylan interpretato da Timothée Chalamet, che nonostante otto nomination, non ha ottenuto alcun riconoscimento.
Delusione per “Emilia Pérez”, trionfo di Adrien Brody e Zoe Saldana
Tra i delusi della serata c'è anche "Emilia Pérez", che con tredici nomination non è riuscito a imporsi, a causa anche della controversia legata alla protagonista Karla Sofia Gascon, coinvolta in una polemica per vecchi tweet discriminatori. Tuttavia, il film ha regalato a Zoe Saldana l’Oscar per miglior attrice non protagonista, battendo Isabella Rossellini ("Conclave"). Nella categoria maschile, Kieran Culkin ha vinto il premio per miglior attore non protagonista per "A Real Pain", mentre il grande trionfatore è stato Adrien Brody, premiato come miglior attore protagonista per "The Brutalist". Nel suo discorso, Brody ha ricordato il dramma della guerra: «Rappresento le ripercussioni della repressione sistematica, del razzismo e dell’antisemitismo. Prego per un mondo più inclusivo, impariamo dalle lezioni del passato».
Momento di riflessione su Gaza con il documentario “No Other Land”
Sebbene la serata sia stata meno politica del previsto, con solo qualche accenno al clima internazionale, il collettivo israeliano-palestinese autori di “No Other Land” ha usato il palco per un appello sulla situazione di Gaza. «La distruzione di Gaza deve finire, gli ostaggi israeliani devono essere liberati. La politica estera degli USA sta ostacolando la strada alla pace. Perché?», ha dichiarato l’israeliano Yuval Abraham.
L'attivista palestinese Basel Adra ha aggiunto: «Spero che mia figlia non debba vivere nel timore della violenza come me. Questo film riflette la realtà che sopportiamo da decenni».
I primi Oscar della Lettonia e il trionfo della diversità
Questa edizione degli Academy Awards ha segnato un traguardo per la Lettonia, che ha vinto il suo primo Oscar con "Flow", miglior film d’animazione, battendo il colosso Disney-Pixar "Inside Out 2". Un altro momento storico è stato il riconoscimento a Paul Tazewell, che è diventato il primo uomo di colore a vincere l’Oscar per i migliori costumi, grazie al suo lavoro in "Wicked".