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«E un bel giorno ti accorgi che esisti, che sei parte del mondo anche tu. Non per tua volontà, e ti chiedi chissà, siamo qui per volere di chi?» : alzi la mano chi non ricorda queste magiche parole, quelle iniziali di Il Cerchio della Vita, brano simbolo di Il re Leone, capolavoro Disney datato 1994. Negli ultimi anni, la casa di Walt Disney ha iniziato un lavoro a dir poco seriale di remake in versione live action ( con dei veri attori al posto dei personaggi animati) dei suoi più grandi classici. Con La Sirenetta in cantiere, Cenerentola, La Bella e La Bestia già ormai campioni di incassi e Aladdin da poco presentato, Il Re Leone, in uscita il 21 agosto in sala, rimane tra i più attesi, non solo per ciò che ha significato nell’immaginario collettivo soprattutto di chi è nato negli anni ‘ 80 e ‘ 90 ma per la maestosità, nitidezza delle prime immagini, a partire dal trailer. Fedelissimo al cartone del 1994, il Re Leone di quest’anno 2019 è diretto dal Jon Favreau regista di Iron Man e attore nei panni di Happy del mondo degli Avengers e se nella versione americana può vantare le voci di Donald Glover e Beyoncé a doppiare Simba e la sua compagna Nala da adulti, in italiano conta sul duo Marco Mengoni Elisa. Per non fare invidia ai colleghi americani che annoverano nel cast Seth Rogen ( Pumba), Chiwetel Ejiofor ( Scar) e James Earl Jones ( Mufasa), a non farci rimpiangere la versione originale, ci pensano gli ottimi Edoardo Leo e Stefano Fresi nei panni di Timon e Pumba oltre a Massimo Populizio e Luca Ward nelle adulte e feline vesti di Scar e Mufasa.
Non si può parlare dell’esperienza nel doppiaggio del Re Leone senza iniziare da un personale ricordo del cartone animato: “Del Re leone ricordo prima di tutto la musica e alcune scene iconiche e mitiche come il saluto iniziale degli animali, è uno di quei film che abbracciano la naturalezza del rapporto tra gli animali, qualcosa con cui ho avuto sempre grande empatia sin da bambina” esordisce Elisa. Un bambino di 6 anni quando il film uscì nelle sale italiane, Mengoni ricorda: “Non ricordo tantissimo della prima volta che l’ho visto ma l’ho rivisto credo a 12 o 13 anni perchè il Re Leone ha fatto parte di tutte le nostre vite. La cosa che ricordo è il legame con Mamma Africa perché poi alla fine torniamo sempre al Cerchio della Vita”. Proprio perché fedele all’originale, il Re Leone 2019 ricalca le scene iconiche, drammatiche, solenni e commoventi che hanno segnato l’infanzia di tutti noi ed Elisa e Marco Mengoni non fanno eccezione raccontando il punto di partenza emozionale per impersonare i percorsi di Simba e Nala: “Con Fiamma Izzo, direttrice del doppiaggio e mio faro nel buio, abbiamo lavorato sulla fierezza delle leonesse, sulla combattività di Nala che cambia un po’ la storia e disobbedendo, andandosene, cerca una soluzione per riuscire a ribaltare tutta la situazione del suo branco” dichiara Elisa.
Marco Mengoni invece ha puntato sulla fusione tra se stesso e un Simba più leggero: “il personaggio muta durante il film, da piccolo erede al trono, si ritrova ad essere più fanciullotto, spensierato. Poi deve prendere le redini della situazione e tornare ad essere quello che doveva essere in origine, un Re” commenta il cantante e aggiunge: “Ho lavorato tanto sulla fierezza per l'ultima parte del film e prima mi sono giocato le mie carte, da giovane ragazzo dei tempi di oggi, ho interpretato me stesso perchè in alcuni momenti, citando Disney, sono un Peter Pan perché non vorrei mai invecchiare e prendermi la responsabilità della mia vita”. Seppur legati musicalmente e sentimentalmente nel film, Elisa e Marco Mengoni hanno vissuto l’esperienza nel mondo Disney in maniera totalmente diversa. Elisa si è concentrata sui risvolti che la sua partecipazione ad un capolavoro tale hanno avuto sui suoi figli, rispondendo alla domanda che ogni genitore amante dei cartoni si è fatto almeno una volta: I miei figli ameranno i miei stessi film e si emozioneranno in egual misura? “Vedere un film del genere con i propri figli è ovviamente sempre un po’ più profondo, mi fa osservare i miei figli, voglio vedere se si commuovono, se piangono nei punti in cui piangevo io. Il momento della morte di Mufasa è un momento difficile per le persone, tanti bambini rimangono male e io sono una di quelle che è rimasta distrutta dalla morte di Mufasa, i miei figli no” rivela ironizzando la cantautrice. Marco Mengoni si è invece lanciato nella parte più glamour di tutta l’operazione Re Leone: l’anteprima del film a Los Angeles con i colleghi americani. “A Los Angeles mi sono sentito un bambino per la prima volta a Disneyland” rivela Mengoni, “ho avuto il piacere di incontrare Donald Glover che è stato molto gentile e che mi ha raccontato che la sua ragazza è di origine italiana, chiacchierando con me come se fossimo stati al bar”.
La Disney da sempre, tenendo ben presente il suo target di riferimento, si dimostra sensibile e attenta alle tematiche più importanti che affliggono la società, una di queste è la salvaguardia della natura, degli ecosistemi e dell’ambiente. Il Cerchio della vita, il legame che unisce tutti gli esseri viventi è molto importante nel Re Leone ed anche per i suoi interpreti che per questa causa si stanno spendendo molto, a partire da Marco Mengoni che dichiara: “Con il mio disco, Atlantico, sostengo insieme al National Geographic la salvaguardia dei leoni. Dobbiamo salvaguardare il mondo da noi stessi e fare tutto quello che è possibile per cambiare questa situazione tragica se non è già troppo tardi. Mi sono anche unito alla campagna Planet or plastic? chiamando amici a raccolta per pulire il più possibile questa terra meravigliosa”. Concorda Elisa che in famiglia è pro- energie rinnovabili: “Adesso, finalmente c’è un po’ più di coscienza e diventa sempre più evidente la necessità di fare delle azioni molto più estreme per riuscire ad ottenere qualcosa di più concreto e riuscire ad arginare questo danno climatico incredibile . Quello che io faccio personalmente è usare l’energia rinnovabile, i pannelli solari e le macchine elettriche”.