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«La prima cosa che farò è mettermi al sole. La seconda sarà abbracciare un albero». Dalla sua casa di Bologna, Ezio Bosso stila i propositi per quando «si apriranno le gabbie». Ezio Bosso è morto. Direttore d’orchestra, compositore e pianista, Ezio Bosso aveva 48 anni. Bosso conviveva ormai dal 2011 con una malattia neurodegenerativa che gli fu diagnosticata subito l’intervento per un tumore al cervello a cui fu sottoposto lo stesso anno. La sua musica è stata commissionata o utilizzata da importanti istituzioni operistiche: Wiener Staatsoper, Royal Opera House, New York City Ballet, Théâtre du Châtelet, San Francisco Ballet, Teatro Bolshoij di Mosca; da coreografi come Christopher Wheeldon, Edwaard Lliang o Rafael Bonchela; nel teatro da registi come James Thierrée. Bosso si occupa anche di musica da film, lavorando con Gabriele Salvatores per cui compone le colonne sonore di Io non ho paura, Quo vadis, baby? e del recente Il ragazzo invisibile. Ha vissuto per anni tra Londra, dove ha ricoperto il ruolo di direttore stabile e artistico del The London Strings, Bologna, dove è stato direttore principale ospite del teatro comunale, e Torino, dove ha collaborato a progetti sociali e divulgativi. Nel 2013 nasce con il violoncellista Mario Brunello un'intensa collaborazione in duo pianoforte-violoncello e una profonda amicizia. Nel 2014 esordisce con la sua Fantasia per violino e orchestra alla testa della London Symphony Orchestra, con Sergej Krylov al violino solista, musicista con il quale nasce un intenso sodalizio. Nel 2015 The Arts News Paper e Penelope Curtis (allora direttrice di Tate Britain) definisco il suo concerto alla Ikon Gallery, all'interno dell'opera 3 Drawing Rooms del suo amico David Tremlett, l'evento artistico dell'anno del Regno Unito. Nello stesso anno, l'Università Alma Mater di Bologna gli commissiona una composizione dedicata alla Magna Charta delle Università Europee, composizione che contiene il primo inno ufficiale di questa importante istituzione.[10][11]. The 12th Room, il suo primo disco da solista, esce il 30 ottobre 2015 per EGEA Music. Si esibì con Following a bird, un brano estratto dall'album, durante la seconda serata di Sanremo 2016. La malattia Nel 2011 subì un intervento per l'asportazione di una neoplasia ed è stato anche colpito da una sindrome autoimmune. Le patologie non gli hanno inizialmente impedito di continuare a suonare, comporre e dirigere.[5] Successivamente, il peggioramento di una malattia neurodegenerativa, verificatasi in quello stesso anno ed all'inizio erroneamente indicata dai media come SLA, lo costrinse nel settembre 2019 alla cessazione dell'attività di pianista, avendo compromesso l'uso delle mani.