È morta dopo una lunga malattia Eleonora Giorgi. L'attrice, che aveva 71 anni, era ricoverata alla clinica Paideia di Roma. Eleonora Giorgi nell'ottobre del 2023 aveva rivelato di avere un tumore al pancreas contro il quale ha lottato fino alla fine.

Chi era Eleonora Giorgi

È stata una conturbante quanto fugace protagonista di film sexy, è stata soprattutto una regina della commedia che ha regnato negli anni Ottanta spopolando al botteghino, spalla brillante di Renato Pozzetto, Adriano Celentano, Nino Manfredi e Carlo Verdone. E infine è stata sulla breccia, sul versante privato, per le nozze con Angelo Rizzoli e Massimo Ciavarro, dai quali ha poi divorziato: l'attrice Eleonora Giorgi, ma anche regista di due film, è morta nella clinica Paideia di Roma all'età di 71 anni al termine di una lunga malattia.

Nell'ottobre del 2023 aveva rivelato che le era stato diagnosticato un tumore al pancreas e nel corso di numerose interviste alla carta stampata e alla tv ha raccontato la progressione della sua malattia senza infingimenti fin quasi all'ultimo.

Nata a Roma il 21 ottobre 1953 (le biografie precisano da padre di origine inglese e madre ungherese), Eleonora Giorgi esordisce 18enne al cinema con una piccola parte nel film "Roma" (1972) di Federico Fellini ed ottiene l'anno dopo il suo primo ruolo da protagonista in "Storia di una monaca di clausura" (1973), diretto da Domenico Paolella, film inserito in quell'effimero filone 'sexy conventuale' in voga in quel frangente: è Carmela Simoni, che diventa suor Agnese del Gesù, mentre Catherine Spaak è suor Elisabetta. La pellicola la lancia nel filone del sexy all'italiana: recita in "Appassionata" (1974) diretto da Gianluigi Calderone e interpretato in coppia con Ornella Muti: Giorgi è una minorenne seduttrice del dentista (Gabriele Ferzetti), padre dell'amica.

Nello stesso anno posa nuda per l'edizione italiana della rivista "Playboy". Seguono "Il bacio" (1974) di Mario Lanfranchi, "Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno" (1974) di Luciano Salce, "La sbandata" (1974) di Salvatore Samperi, "Conviene far bene l'amore" (1975) di Pasquale Festa Campanile, "Cuore di cane" (1975) di Alberto Lattuada e "Liberi armati pericolosi" (1976) di Romolo Guerrieri.

Per Eleonora Giorgi giunge poi una serie di film drammatici: è tra gli interpreti di "L'Agnese va a morire" (1976) di Giuliano Montaldo, "Una spirale di nebbia" (1977) di Eriprando Visconti, "Un uomo in ginocchio" (1979) di Damiano Damiani e "Dimenticare Venezia" 1979) di Franco Brusati.