Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto disponibile a lasciare il proprio incarico "immediatamente" in cambio dell’adesione dell’Ucraina alla Nato. Un annuncio che arriva in un momento cruciale per Kiev, impegnata su più fronti, dalla guerra con la Russia alle tensioni con gli Stati Uniti per le forniture tecnologiche.

Zelensky: "L'Ucraina merita rispetto"

In un messaggio pubblicato su X, Zelensky ha sottolineato il percorso affrontato dal suo Paese e la necessità di ottenere garanzie di sicurezza e rispetto internazionale. "Gli ucraini hanno fatto molta strada. E quest'anno dobbiamo fare tutto il possibile e l’impossibile per raggiungere una vera pace, con garanzie di sicurezza per il nostro Stato e dignità per il nostro popolo", ha dichiarato, ringraziando soldati, famiglie e sostenitori dell’Ucraina.

Alternativa a Starlink e nuove trattative Usa-Russia

Intanto, Kiev sta cercando alternative ai satelliti Starlink, cruciali per le comunicazioni militari, dopo le tensioni legate all’accordo sulle terre rare tra Ucraina e Stati Uniti. Tuttavia, Steve Witkoff, negoziatore di Trump per la mediazione su Ucraina e Israele, ha rassicurato che il patto tra Washington e Kiev sarà siglato entro la prossima settimana.

Dall’altro lato, la Russia annuncia nuovi colloqui con gli Stati Uniti, previsti entro la fine della prossima settimana. Nel frattempo, Putin continua a rafforzare la sua narrativa, sostenendo di aver ricevuto da Dio la missione di difendere la Russia.

Witkoff: "La guerra è stata provocata, ora deve finire"

In un’intervista alla Cnn, Witkoff ha dichiarato che la guerra in Ucraina è stata "provocata", precisando che ciò non implica necessariamente una responsabilità diretta della Russia. "Si parlava della possibilità che l’Ucraina entrasse nella Nato, il che è diventato una minaccia per Mosca", ha spiegato, aggiungendo che Trump vuole essere un "pacificatore".

Onu: la pace deve rispettare l’integrità territoriale

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha ribadito la necessità di una pace "giusta, duratura e globale" in Ucraina, che garantisca il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale del Paese. L’appello arriva alla vigilia del voto dell’Onu su una risoluzione statunitense che, però, non menziona esplicitamente questa condizione.

Con il terzo anniversario dell’invasione russa alle porte, lo scenario internazionale rimane incerto, mentre l'Ucraina continua a lottare per il suo futuro tra diplomazia e conflitto.