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Elon Musk arrives before the 60th Presidential Inauguration in the Rotunda of the U.S. Capitol in Washington, Monday, Jan. 20, 2025. (Chip Somodevilla/Pool Photo via AP) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain
Giornata nerissima per X, la piattaforma di microblogging di Elon Musk. Il social è stato infatti irraggiungibile per circa mezz'ora con un picco alle 10.55. Successivamente il sito specializzato Downdetector ha segnalato di nuovo problemi in tutto il mondo dalle 17.00 ora italiana.
Musk ha denunciato un attacco informatico e sospetta che sia opera di qualche Paese. «C'è stato un massiccio attacco informatico contro X», ha scritto sul social appena tornato disponibile. «Veniamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse. O è coinvolto un gruppo numeroso e coordinato e/o un Paese. Stiamo tracciando», ha aggiunto. X di solito non è tra le piattaforme che soffrono di frequenti blackout o malfunzionamenti.
Al contrario, quando servizi come Facebook, Instagram o WhatsApp hanno avuto problemi, è sempre stato il luogo in cui gli utenti si rifugiavano per cercare aggiornamenti in tempo reale e scambiarsi informazioni. Non solo gli utenti, ma anche le stesse aziende colpite dai disservizi utilizzavano X per comunicare con il pubblico, fornendo spiegazioni sui guasti, dettagli sulle soluzioni adottate e tempistiche per il ripristino.
Questa volta, però, la situazione si è ribaltata. Il crollo che ha investito X.com è tra i più gravi mai registrati, lasciando milioni di utenti senza accesso e interrompendo quel flusso continuo di informazioni che ha sempre caratterizzato la piattaforma.
E mentre Musk continuava a denunciare interferenze estere, il gruppo hacker Dark Storm Team ha rivendicato, con un post su Telegram, l’attacco contro la sua piattaforma. A riferirlo è stato il giornale Newsweek. Nel post, che poi il gruppo Dark Storm Team ha rilanciato su X, si elencano tutti i paesi colpiti. Oltre all’Italia, figurano Israele, Germania, Francia, ma anche l’Iran.
Il collettivo di hacker, noto per le sue tattiche avanzate di guerra informatica di cyberguerriglia e per le efficaci violazioni di sistemi altamente sicuri, è stato fondato nel 2023. Secondo quanto riporta il gruppo Orange Cyberdefefense, il gruppo ha un’agenda genericamente filo-palestinese e nel marzo 2024 ha emesso un ultimatum, minacciando una serie di attacchi informatici contro i servizi e i siti governativi dei Paesi membri della NATO, di Israele e delle nazioni che sostengono l’agenda politica del governo Netanyahu. Questa minaccia ha messo in allerta massima gli Stati membri della NATO, evidenziando la crescente vulnerabilità delle infrastrutture digitali agli attacchi di attori malevoli.