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Lesioni a tutti gli organi interni, compresi polmoni, milza, pancreas e anche il cuore, praticamente spaccato in due con una lesione di circa sette centimetri. Sono questi i risultati degli esami preliminari dell'autopsia sul corpo di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo vittima del brutale pestaggio di Colleferro nella notte del 6 settembre. Lesioni talmente gravi che i medici di Tor Vergata, nella loro analisi preliminare, non hanno escluso l'utilizzo, durante il pestaggio, di armi contundenti, come un bastone, una spranga o un tirapugni. Willy sarebbe dunque stato vittima «di un complesso traumatismo che si è realizzato con più azioni lesive». Per la morte del 21enne sono indagati i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli. Per i tre il gip ha confermato la custodia cautelare in carcere, mentre si trova ai domiciliari l’altro giovane indagato, Francesco Belleggia. Per il gip, che ha validato il racconto dei testimoni, «Gabriele Bianchi ha aggredito Willy e gli ha sferrato un calcio», sottolineando che «i Bianchi e Pincarelli hanno cercato di minimizzare il fatto assegnando la responsabilità a terzi» e che «per questo devono stare in carcere». È il teste chiave, Emanuele Cenciarelli, amico della vittima, a raccontare l’accanimento sul giovane, intervenuto in difesa di un amico: «Ho un vivido ricordo di un paio di loro che addirittura saltavano sopra il corpo di Willy steso in terra e già inerme». Una violenza inaudita, racconta agli inquirenti, spiegando di come in quattro lo circondassero colpendolo con calci e pugni. La discussione tra il gruppetto e Federico, l’amico di Willy, era nata per via di alcuni apprezzamenti volgari ai danni di alcune ragazze della compagnia. Da lì il faccia a faccia, la spinta di Belleggia a Federico e l’inizio della rissa. «Marco Bianchi va verso Willly e gli tira un calcio e lui cade all’indietro – racconta Belleggia al gip -, Bianchi Gabriele picchia l’amico di Willy… Willy era a poca distanza, Marco Bianchi gli tira un calcio sul petto diretto, Willy cade indietro sulla macchina e Bianchi Gabriele si dirige verso l’amico di Willy picchiandolo». Sarebbe stato Pincarelli, una volta che il giovane era a terra, a colpirlo ripetutamente, mentre il colpo di grazia, secondo il racconto di un’amica, sarebbe arrivato da Gabriele, che avrebbe colpito Willy, già a terra e col sangue in bocca, fino all’arrivo del personale di sicurezza dei locali. «Le indiscrezioni emerse dall’autopsia di Willy tornano a far bruciare una ferita che è aperta e sicuramente tale resterà per molto tempo. Credevo di aver avuto notizie ufficiose già abbastanza pesanti, come quella che parlava del colpo mortale al collo: oggi sappiamo del cuore spaccato, di una violenza oltre l’immaginabile - ha commentato all'Adnkronos Domenico Alfieri, sindaco di Paliano -. La vita qui a Paliano è ripresa a fatica, dopo l’aggressione e la morte di Willy - spiega il primo cittadino - il dolore non si è affatto attenuato, anzi si fa forte la consapevolezza che la ferita è profonda, inutile nasconderlo».