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La croce di legno realizzata con i resti della barca naugrata a largo di Crotone
«Avremmo voluto accogliere queste persone da vive e non da morte». Lo ha detto Don Rosario Morrone della parrocchia di Botricello, parlando alle centinaia di fedeli che si sono radunate a pochi passi dalla spiaggia in cui è naufragato il barcone con i migranti a Steccato di Cutro per la via crucis. La croce usata per la via crucis è stata realizzata con il legno del barcone affondato da don Francesco Loprete della Diocesi di Crotone.
«A noi non ci fanno paura i vivi, ci inorridiscono i morti. E morti come questi», ha dichiarato don Morrone, durante la celebrazione, alla quale erano presenti i sindaci del territorio, oltre alle centinaia e i cittadini e fedeli venuti per rendere omaggio alle vittime del naufragio. «Abbiamo pensato di realizzare la croce nelle ore successive al naufragio - ha aggiunto don Francesco Loprete, che ha avuto l'idea - quando abbiamo visto tutti quegli oggetti personali delle Vittime è stato terribile. Poi vedendo i legni ho pensato di realizzare la croce. Che ricorda la sofferenza di cristo». Alla via crucis ha partecipato anche il vescovo di Crotone Angelo Raffaele Panzetta e l’Imam di Crotone.