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«Siamo pronti a ripristinare l'accordo su grano. E lo faremo subito non appena verranno soddisfatti gli accordi già presenti e 'verranno rimossi gli ostacoli sui prodotti russi». È la linea del presidente russo Vladimir Putin tratteggiata nel corso di una conferenza stampa congiunta con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan a Sochi. «L'Occidente ci ha ingannato sull'accordo sul grano 'l'aumento dei prezzi dei generi alimentari non è collegato», ha proseguito Putin, ribadendo che «siamo stati semplicemente costretti a ritirarci dall'accordo sul grano».
Putin ha anche accusato l'Ucraina di utilizzare i corridoi umanitari creati per trasportare grano per condurre attacchi terroristici. «Mentre la Russia ha chiaramente fornito garanzie di sicurezza per le spedizioni nell'ambito di questo accordo sul grano, l'altra parte ha utilizzato i corridoi umanitari per attacchi terroristici contro installazioni civili e militari russe, non poteva più essere tollerato».
Il presidente russo ha quindi annunciato che la Russia sta negoziando «accordi con sei Paesi africani ai quali siamo pronti a fornire gratuitamente cereali. Siamo molti vicini alla fine dei negoziati la nostra intenzione è quella di fornire diverse quantità di cereali a prezzi vantaggiosi a Paesi che ne hanno bisogno». In questo contesto Putin ha voluto ringraziare «il Qatar che è pronto a supportare i Paesi più poveri». In particolare la Russia considera gli accordi raggiunti con la Turchia e il Qatar come ''un'alternativa'' all'accordo sull'esportazione del grano firmato a luglio dello scorso anno a Istanbul con l'Ucraina grazie alla mediazione dell'Onu e di Ankara, ma non si tratta di un accordo sostitutivo, ha precisato Putin.
L’accordo sui cereali del Mar Nero svolge un “ruolo chiave” nella crisi alimentare globale, ha invece detto il presidente Erdogan, secondo il quale l'accordo funge da “respiratore'' per chi è nel bisogno, come ad esempio in Africa. Ankara è pronta a fare il necessario per inviare grano ad alcuni paesi poveri dell'Africa, Turchia e Russia concordano su questo, ha assicurato Erdogan.