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Rapporto Gimbe
Nella giornata di ieri, sabato 31 luglio - secondo i dati aggiornati stamattina alle 06.08 - il numero di persone che ha completato la vaccinazione, ricevendo entrambe le dosi dei vaccini in uso (Pfizer, Moderna e Astra Zeneca) o la dose unica (Johnson & Johnson), ha superato quota 32,4 milioni, cifra pari al 60% della platea da vaccinare costituita dai cittadini di età superiore ai 12 anni. Lo rende noto l’ufficio del Commissario per l’emergenza Covid. L’obiettivo - viene spiegato - è stato raggiunto secondo le previsioni del piano elaborato a inizio marzo dalla Struttura guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza Covid19. Il risultato - si legge in una nota - rappresenta una tappa importante verso l’immunità di comunità, che è prevista entro la fine di settembre, con ilcompletamento del ciclo vaccinale da parte dell’80% della platea da vaccinare. «Aver vaccinato il 60% degli Italiani con più di dodici anni è un traguardo importante che conferma la validità del piano attuato attraverso la sinergia traRegioni/Province autonome, enti pubblici e privati, Protezione Civile, Difesa e il mondo delle associazioni di volontariato». Ha dichiarato il generale Figliuolo. «La campagna vaccinale - ha aggiunto - procede con continuità, con una media superiore alle 500 mila somministrazioni al giorno a livello nazionale, e potrà contare sulla disponibilità di ulteriori dosi di vaccino Pfizer, a partire dalla terza settimana di agosto. Tale fornitura aggiuntiva è stata chiesta e ottenuta nel corso di colloqui tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e la presidente della Commissione Europea Ursula von derLeyen, incentrati sulla situazione della disponibilità dei vaccini e alla ridistribuzione tra Paesi dell’Unione». L’Italia- si legge in una nota - si colloca stabilmente sopra la media europea relativa al numero di somministrazioni effettuate in proporzione alla popolazione.