PHOTO
L'ultima “querelle” tra maggioranza e opposizione è su Valditara e sulla lettera della preside del liceo scientifico di Firenze Annalisa Savino. Il ministro dell'Istruzione e del Merito l'ha considerata “impropria” e “ridicola”, “un atto di propaganda”. “Mi è dispiaciuto leggere questa lettera e che sia stata letta agli studenti. Il contenuto non rappresenta la realtà dei fatti. In Italia non c'è alcuna deriva fascista autoritaria”, la reazione. Ed ancora: “Se l'atteggiamento dovesse persistere andando al di là dei confini istituzionali, allora vediamo se prendere o meno delle misure”.
Il caso nasce in seguito all'aggressione di sabato scorso al liceo classico Michelangiolo, dove due studenti di un collettivo di sinistra sono stati pestati con calci e pugni da almeno sei appartenenti all'organizzazione di estrema destra Azione studentesca.
Oggi il Pd ha chiesto che il responsabile dell'Istruzione venga in Aula a riferire sulla “censura” della lettera. Da Schlein a Bonaccini, da Orlando a Zingaretti, le proteste sono state unanimi. “Si scusi o si dimetta”, afferma il sindaco di Firenze, Nardella. Ma anche da Movimento 5 stelle e Terzo Polo (Calenda e Boschi) sono arrivate parole di fuoco contro l'esponente dell'esecutivo, con l'eventualità di una mozione di sfiducia.
A difendere il ministro sono stati la Lega e Fratelli d'Italia. Girano sulle chat della Lega non sono la lettera della preside ma anche un suo post datato diversi anni fa nel quale, sui social - dice un esponente del partito di via Bellerio -, invitava a votare per le primarie dem. “Basta con la propaganda politica”, dicono dalla Lega che denuncia inoltre le minacce a Salvini. “Contro Valditara attacchi indegni”, il giudizio di Malan e Frassinetti di Fratelli d'Italia. In realtà non tantissimi in Fdi si sono esposti, memori del fatto che a favore di Delmastro non è arrivata solidarietà da parte degli 'ex lumbard'. Ma nel partito di via della Scrofa l'analisi che viene fatta dietro le quinte va oltre quanto accaduto. “Auspico che dopo il congresso del Pd finisca questo clima d'odio”, osserva un esponente di spicco di Fdi.
La lettera aperta della presidente agli studenti
«Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E' nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. “Odio gli indifferenti” diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee», aveva scritto Savino.
«Siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza», aveva aggiunto la dirigente scolastica. «Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così».