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Con 461 voti favorevoli, 159 contrari e 89 astenuti su 707 votanti, il Parlamento Ue ha dato il via libera alla nuova Commissione von der Leyen. La nuova commissaria ha promesso grandi cambiamenti e un impegno forte per far tornare l’europa al centro del mondo investendo su rinnvobili, ricerca e digitalizzazione.
Hanno votato contro Identità e democrazia ( il gruppo creato dalla Lega) e la sinistra Gue. Anche Piernicola Pedicini e Ignazio Corrao dei 5 Stelle ha votato contro, mentre si sono astenute Eleonora Evi e Rosa D’Amato. A favore gli altri: popolari, socialisti, liberali. I conservatori dell’Erc avevano lasciato libertà di voto. Si sono astenuti i Verdi promettendo però il sostegno sulle misure legate al clima.
A luglio la presidente era passata con soli 9 voti di scarto ( 748 membri, 383 a favore, 327 contro, 22 astensioni). Nel suo discorso von der Leyen. aveva esplicitamente citato Paolo Genitloni, commissario agli affari economici, dicendo di avere piena fiducia in lui, La Commissione Juncker era passata nell’ottobre 2014 ( 751 membri) con 423 voti a favore, 209 contro e 67 astensioni; la Commissione Barroso II nel febbraio 2010 ( 736 membri) con 488 voti a favore, 137 contro, 72 astensioni.
Con un mese di ritardo rispetto a quanto prevedono i Trattati, la Commissione von der Leyen entra in carica dal primo dicembre, dopo la nomina formale da parte del Consiglio europeo. Nel suo discorso von der Leyen ha ribadito le priorità del suo mandato e presentato la squadra, che ha vissuto qualche momento di difficoltà nella formazione per la bocciatura dei candidati commissari di Francia, Romania e Ungheria.