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Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea
«Noi cerchiamo di indebolire la capacità della Russia di mantenere la sua macchina di guerra. Con nove pacchetti di sanzioni già operativi, l'economia russa è in recessione«. Ma «per tenere forte la pressione» su Mosca «proponiamo un decimo pacchetto di sanzioni con un nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologie russe». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, sottolineando che «proponiamo restrizioni all'esportazione su più componenti elettronici utilizzati nelle armi russe come droni, missili, elicotteri».
Von der Leyen ha anche annunciato che «per la prima volta» dall'inizio del conflitto l'Unione europea «propone di sanzionare entità iraniane, comprese quelle collegate ai Guardiani della Rivoluzione», i Pasdaran, per le «centinaia di droni di fabbricazione iraniana utilizzati dalla Russia sui campi di battaglia in Ucraina». «Questi droni di fabbricazione iraniana uccidono civili ucraini, questo è atroce!», ha sottolineato, spiegando che come Unione europea «è nostro dovere sanzionarli e confrontarci con l'Iran sulla fornitura di droni e sul trasferimento di know-how per costruire siti per la produzione in Russia» di droni.
Citando l'approvazione di «riforme legislative che secondo alcuni avrebbero richiesto anni», la presidente cella Commissione Ue ha poi evidenziato come gli ucraini «stanno lottando con tutto il cuore e con l'anima per l'Europa» e stanno «compiendo progressi tangibili» verso l'adesione «mentre combattono una guerra».
Gli ucraini «sanno che l'adesione alla nostra Unione è un processo meritocratico», ha aggiunto, affermando che «l'Ucraina è una nazione che non è definita solo dalla sua storia e dal suo patrimonio, ma anche dai suoi sogni. E l'Europa è uno di questi sogni».
Il presidente russo Vladimir 'Putin «voleva uccidere il sogno europeo dell'ucraina, ma ora l'Ucraina si dirige verso l'Unione europea più rapidamente e con più risolutezza rispetto al passato», ha affermato.