Il 2025 potrebbe essere un anno cruciale per l'Ucraina. La leadership di Kiev si troverà a navigare tra un panorama internazionale turbolento e la sfida della tenuta del governo nazionale. Un elemento centrale sarà l’insediamento, il 20 gennaio, di Donald Trump alla Casa Bianca, che potrebbe ridefinire le dinamiche del conflitto.

Trump ha dichiarato come priorità la fine della guerra in Ucraina, ma restano aperte le domande sulle condizioni per il cessate il fuoco e sul prezzo che Kiev potrebbe pagare. Tra le sue dichiarazioni, ha definito un “grande errore” la decisione dell’amministrazione Biden di autorizzare l’uso di armi a lungo raggio per attacchi sul territorio russo, minacciando di revocare tale autorizzazione.

Nonostante ciò, un segnale incoraggiante per Kiev è che sia Trump sia il suo inviato speciale per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, sembrano intenzionati a mantenere o persino aumentare il sostegno militare. Questo potrebbe essere legato alla volontà di incrementare la produzione del settore della difesa statunitense, in un’ottica di competizione strategica con la Cina. Tuttavia, questa dinamica potrebbe portare a un’escalation internazionale.

Un eventuale cessate il fuoco comporterebbe probabilmente la revoca della legge marziale in Ucraina e la convocazione delle attese elezioni presidenziali, originariamente previste per il 2024. Tuttavia, anche senza una diminuzione delle ostilità, la propaganda russa e la futura amministrazione americana stanno mettendo in discussione la legittimità dell'attuale leadership.

Le elezioni legislative e presidenziali, che avrebbero dovuto tenersi nel 2024, non si sono potute organizzare a causa della guerra: il 20% del territorio ucraino è occupato dalle forze russe e milioni di cittadini sono rifugiati all’estero. Secondo sondaggi interni visionati dall’Economist, la popolarità del presidente Volodymyr Zelensky è stata intaccata dalla crisi economica e dalla mobilitazione militare. I dati suggeriscono che, in un ipotetico secondo turno elettorale, Zelensky potrebbe essere sconfitto da Valeriy Zaluzhnyy.

Zaluzhnyy, ex comandante in capo delle Forze Armate ucraine e attualmente ambasciatore nel Regno Unito, non ha ancora chiarito le sue intenzioni politiche. Tuttavia, cresce la pressione su di lui affinché si candidi alla presidenza. Indipendentemente dalla possibilità o meno di organizzare le elezioni, molti osservatori ritengono che ci saranno cambiamenti significativi all'interno della leadership ucraina nel prossimo anno.