Il presidente eletto Donald Trump ha annunciato su Truth la nomina di Kash Patel a capo dell’Fbi. Patel durante la prima presidenza Trump è stato funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, consigliere senior del direttore dell’Intelligence nazionale e capo dello staff del segretario alla Difesa degli Stati Uniti.

«Kash è un brillante avvocato, investigatore e combattente per l’America First che ha trascorso la sua carriera a smascherare la corruzione, difendere la giustizia e proteggere il popolo americano», ha scritto Donald Trump in un post sul social Truth annunciando la nomina. «Questo FBI porrà fine alla crescente epidemia di criminalità negli Stati Uniti, smantellerà le bande criminali di immigrati e fermerà la malvagia piaga del traffico di droga transfrontaliero», si legge nella dichiarazione di Trump, che ha ricordato che farà capo alla sua candidata a procuratore generale, Pam Bondi, che dovrà anche superare il processo di conferma al Senato.

Trump ha ricordato che Kash è stato capo dello staff del Pentagono, vicedirettore dell’Intelligence nazionale e direttore dell’antiterrorismo presso il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.

PATEL HA SEMPRE CRITICATO L’FBI

Kash Patel, da sempre critico dell’organizzazione. Patel in passato ha detto che l’Fbi dovrebbe essere chiusa e che il sistema di intelligence del Paese è uno strumento del «deep State» (teoria secondo la quale alcuni organismi, legali o no, grazie ai loro poteri economici o militari o strategici condizionerebbero l’agenda degli obiettivi pubblici degli Stati del mondo). Ha anche suggerito che è necessario chiudere la sede dell’FBI «il primo giorno» o accusare i giornalisti che «mentono ai cittadini e che hanno aiutato Joe Biden a truccare le elezioni».  Patel sostituirebbe Chris Wray, scelto da Trump nel 2017 per un mandato che tradizionalmente dura 10 anni, in sostituzione di James Comey. La controversa nomina deve essere confermata dal Senato e potrebbe sollevare critiche da parte dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’FBI, che Patel ha auspicato di epurare dagli elementi del “deep State”.

Trump ha mostrato la sua opposizione a Wray e ha suggerito che dovrebbe dimettersi se non vuole essere licenziato. Trump si è sbarazzato dell’ex direttore dell’FBI, irritato dalla sua insistenza nell’indagare su alcuni membri dello staff della sua campagna elettorale per legami con la Russia. Trump ha anche sottolineato che Patel è stato molto critico nei confronti di quella che definisce la “bufala russa”, riferendosi alla presunta interferenza del Cremlino nelle elezioni del 2016, ed è stato un «sostenitore della verità».

Patel è molto popolare tra la base di Trump per le sue idee contro il potere dello Stato sostenute in libri come "Gangster Government”, in cui chiede lo scioglimento dell’intera FBI, o il libro per bambini “Plot Against the King”, in cui riesce a raccontare al pubblico più giovane le indagini sulla campagna elettorale di Trump per i presunti contatti con inviati del Cremlino nel 2016.