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Donald Trump al Congresso
Donald Trump è tornato a parlare davanti al Congresso degli Stati Uniti per la prima volta dal suo ritorno alla Casa Bianca, toccando diversi temi cruciali: dall’economia alla politica estera, dalla guerra in Ucraina ai dazi commerciali, fino a progetti ambiziosi come l’estrazione di terre rare in America, l’espansione su Marte e la Groenlandia.
Accordo con Zelensky e attacchi all’Europa
Uno dei punti centrali del discorso è stato il conflitto in Ucraina, con Trump che ha fatto sapere di aver ricevuto una lettera da Volodymyr Zelensky, in cui il leader ucraino si sarebbe detto pronto a firmare l’accordo sui minerali e a sedersi al tavolo della pace. «Abbiamo avuto discussioni serie con la Russia e abbiamo ricevuto segnali forti che sono pronti per la pace», ha dichiarato Trump.
Non è mancato un duro attacco all’Europa, accusata di aver speso più soldi per comprare petrolio e gas russi che per sostenere la difesa dell’Ucraina. «Gli Stati Uniti hanno inviato centinaia di miliardi a Kiev, ma l’Europa ha speso molto di più per l’energia russa che per la sicurezza dell’Ucraina», ha tuonato il presidente.
Dazi e politica economica: «Incasseremo trilioni»
Trump ha poi ribadito la sua strategia protezionistica, confermando che dal 2 aprile scatteranno dazi reciproci contro i partner commerciali. «Qualunque tariffa ci applichino, noi applicheremo loro una tariffa. Incasseremo trilioni di dollari e creeremo posti di lavoro come mai prima d’ora», ha dichiarato.
Inoltre, ha annunciato una «azione storica» per espandere la produzione di minerali critici e terre rare negli Stati Uniti, riducendo la dipendenza dalle importazioni.
Trump rilancia il «sogno americano»
«Siamo appena agli inizi, lo slancio dell’America è tornato», ha affermato Trump, parlando di un Paese pronto a una grande ripresa economica. «Il sogno americano è inarrestabile e il nostro Paese è sull’orlo di una rimonta come il mondo non ha mai visto».
Ha poi ribadito di aver messo fine alla “tirannia del woke” nelle istituzioni pubbliche e private, definendo il suo intervento una battaglia per i valori tradizionali americani.
Guerra ai cartelli della droga e pena di morte per chi uccide poliziotti
Trump ha chiesto al Congresso di varare una pena di morte obbligatoria per chi uccide un agente di polizia. Inoltre, ha annunciato una «guerra ai cartelli della droga messicani», affermando che «l’America deve rispondere con la stessa forza con cui loro stanno attaccando il nostro Paese».
Groenlandia e missione su Marte
Il presidente ha poi ribadito la volontà di annessione della Groenlandia agli Stati Uniti, sostenendo che sia fondamentale per la sicurezza nazionale. «In un modo o nell’altro, la avremo», ha dichiarato. Infine, Trump ha chiuso il suo intervento con un annuncio spaziale: «Andremo su Marte e pianteremo la bandiera americana», rilanciando il sogno di un’esplorazione spaziale guidata dagli Usa.
Con questo discorso, Trump ha delineato una politica aggressiva e nazionalista, puntando su un mix di protezionismo economico, ambizioni geopolitiche e rilancio dell’industria americana, lasciando intendere che il suo secondo mandato sarà all’insegna di un’America più forte e indipendente.