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Durante una discussione con l’assistito Giuseppe Silvestrini, una avvocata di 50 anni, specializzata in diritto civile, è stata ferita nel suo studio legale di Oderzo. Dopo l’aggressione, Silvestrini ha abbandonato la scena del crimine e si è tolto la vita poche ore dopo.
Questo è il caso avvenuto questa mattina a Oderzo, in via Dall’Ongaro, dove l'avvocato Meri Zorz è stata aggredita da un suo cliente e ferita con un coltello ad un braccio. Secondo le ricostruzioni, la discussione violenta è scoppiata a causa di una pratica civilistica che l’avvocata stava gestendo per conto dell’aggressore il quale, durante l’alterco, avrebbe estratto un coltello e ferito l’avvocata al braccio e alla mano, ma fortunatamente non in modo letale.
Dopo l’aggressione, l’avvocata è riuscita a fuggire e a cercare aiuto presso un edicolante vicino all’ufficio, Marino Bergamo, che le ha prontamente prestato i primi soccorsi e chiamato i carabinieri.
La vittima è stata trasportata all’ospedale opitergino dove le sono state fornite le cure necessarie. Nonostante il grave episodio, l’avvocato Zorz sembra essere fuori pericolo come ci ha riportato il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Treviso, Diego Casonato che ha tempestivamente sentito la collega Zorz al telefono per mostragli tutta la sua solidarietà.
Purtroppo, la vicenda non si conclude qui. L’aggressore, un infermiere di 53 anni, dopo aver colpito la professionista con un’arma da taglio, si è dato alla fuga ma è stato rintracciato rapidamente dalle forze dell’ordine presso un rustico di famiglia a Mansuè, in provincia di Treviso, dove è stato ritrovato il corpo senza vita dell’uomo. L'ipotesi più probabile avanzata dagli inquirenti è quella del suicidio, presumibilmente motivato dalla fuga dalla scena del crimine. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso e i carabinieri della compagnia di Conegliano, sotto la guida della Procura della Repubblica di Treviso, stanno effettuando gli accertamenti necessari per fare luce sull'accaduto.
Dalle prime indiscrezioni pare che l’aggressore potrebbe essere stato spinto da un forte stato di tensione per una causa ereditaria riguardante la successione di alcuni terreni.