La terra ha tremato ancora nel centro Italia. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata alle 4:13 tra le province dell'Aquila, Rieti e Teramo.  Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il terremoto ha avuto ipocentro a 14 km di profondità; l'epicentro è stato a 3 km da Campotosto (L'Aquila), 8 da Amatrice (Rieti) e 12 da Crognaleto (Teramo).  La scossa di terremoto è stata chiaramente avvertita dalla popolazione, anche fino a Rieti. Dopo la scossa di magnitudo 4.2, sempre nella zona di Campotosto, sono state registrate altre tre scosse con magnitudo di 2.4, 2.1 e 2.0. Il nuovo sciame sismico ha colpito l'area del Centro Italia già devastata dai  terremoti del 24 agosto e del 26 ottobre 2016. La popolazione si è riversata nelle strade, in preda al panico e ha trascorso la notte fuori dalle abitazioni, sia quelle rimaste in piedi dopo il terremoto catastrofico del 2016, sia quelle costruite dai soccorsi nei momenti successivi alla devastazione provocata dai due fortissimi terremoti. La scossa è stata chiaramente sentita anche nelle tende dove vivono da circa un anno ancora molte persone. La Protezione civile conferma che non sono stati segnalati danni a persone o cose. La Sala situazione Italia del Dipartimento si è messa subito in contatto con le strutture locali del Sistema nazionale di Protezione civile, per tutte le verifiche del caso. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata registrata dall'Ingv venerdì sera tra la Lombardia e il Veneto, epicentro la zona di San Zeno di Montagna, nel Veronese, ad una profondità di 4 km. La scossa è stata sentita dalla popolazione nell'area circostante, in particolare nei centri abitati della sponda del lago di Garda nella provincia di Verona, e anche nello stesso capoluogo scaligero. Non sono stati registrati danni a persone o cose.