Maurizio Molinari non è più il direttore di Repubblica. Da lunedì lascerà infatti il posto a Mario Orfeo, che a sua volta è in uscita dal Tg3. La notizia, lanciata da Dagospia quando ancora il Cdr di Repubblica doveva essere ufficialmente informato, arriva dopo settimane di scontri tra la redazione, la direzione e la proprietà, culminate con i due giorni di sciopero il 25 e 26 settembre. 

Maurizio Molinari resterà come collaboratore ed editorialista ma non come direttore editoriale del gruppo, e al tempo stesso anche John Elkann, proprietario del giornale, lascia la presidenza del gruppo Gedi al fedelissimo Maurizio Scanavino, al cui posto, come ad, arriverà Gabriele Comuzzo, già suo vice. 

La protesta della scorsa settimana, nello specifico, riguardava un inserto del quotidiano che conteneva interviste promozionali e celebrative sulle aziende sponsor di un evento organizzato da GEDI, propietaria di Repubblica. Gli articoli attenzionati non erano stati segnalati correttamente ai lettori come sponsorizzati ed erano stati praticamente imposti alla redazione dal fondo di proprietà della società Exor (che a sua volta possiede GEDI) che organizzava l’evento.

John Elkann - AD di Exor, azionista di GEDI - ha commentato: «GEDI oggi è uno dei protagonisti europei della trasformazione digitale, con un perimetro di attività chiaro, centrato su intrattenimento e giornalismo di qualità – I cambiamenti organizzativi annunciati oggi permetteranno maggiore focalizzazione e rigore nella gestione del Gruppo». 

Orfeo era in uscita dal Tg3 che ora andrà al M5S con Giuseppe Conte pronto a votare Simona Agnes come presidente della Rai. Rimane con il cerino in mano invece Elly Schlein, protagonista assieme a Matteo Renzi e Carlo Calenda della scelta aventiniana al momento del voto per il rinnovo del cda di via Mazzini. 

Orfeo, con un passato come direttore anche del Tg1 e del Tg2, era già stato a Repubblica dal 1990 al 2002 fino a diventarne caporedattore centrale.