Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha escluso categoricamente le dimissioni anticipate, difendendo con fermezza la sua recente decisione di dichiarare la legge marziale lo scorso 3 dicembre. Durante un discorso televisivo, Yoon ha affermato: «Combatterò fino alla fine per impedire che le forze e i gruppi criminali responsabili della paralisi del governo minaccino il futuro della Repubblica di Corea». Tuttavia, il decreto è stato ritirato poche ore dopo in seguito a un voto del parlamento.

Sostegno all'impeachment dal suo stesso partito

Cresce la pressione politica nei confronti del presidente. Il leader del partito di governo Potere Popolare (PPP), Han Dong-Hoon, ha apertamente dichiarato il suo supporto alla mozione di impeachment contro Yoon, sottolineando la necessità di chiarire e sospendere le sue funzioni. «Il nostro partito deve sostenere l’impeachment come linea di partito», ha dichiarato Han ai giornalisti, come riportato dall’agenzia Yonhap.

Una crisi politica senza precedenti

Sabato scorso, il parlamento ha tentato di votare una prima mozione di impeachment, ma i parlamentari del PPP hanno lasciato l’aula, impedendo il raggiungimento del quorum necessario di 200 votanti su 300. Ora, con il crescente sostegno trasversale alla mozione, la situazione appare critica per Yoon Suk Yeol.