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Prosegue il calo della pressione sulle terapie intensive: sono 3.260 le persone ricoverate con sintomi gravi, 83 in meno rispetto a ieri, mentre si trovano in ospedale altre 28.023 persone, con un incremento di 176 rispetto a ieri. La maggior parte delle persone positive - 72.333 casi, il 70% del totale - si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. Il totale delle persone attualmente positive è di 103.616, con un incremento di 1.363 pazienti in più rispetto a ieri.Torna a crescere il numero di decessi: sono 566 i casi nelle ultime 24 ore, per un totale di 20.465. Mentre cresce anche il totale dei guariti: sono 35.425, con un incremento di 1.224 in più rispetto a ieri. https://www.youtube.com/watch?v=2xF9PVrRekw&feature=emb_title Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 ogni 11,6 tamponi, l'8,6%. Il numero totale di contagi dall'inizio dell'epidemia è 159.516. «Siamo ancora nella fase 1 - ha confermato Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità - i casi di contagio che vediamo oggi sono casi di settimane fa». Sui vaccini c'è un'accelerazione, ha poi confermato Rezza. A Pomezia si sta studiando un vaccino vettoriale che «utilizza una piattaforma già usata per Ebola - ha sottolineato -. Il vantaggio sarebbe di non avere un vaccino particolarmente innovativo, ma che già è stato usato, comprimendo quindi le fasi di sperimentazione. Questo è un candidato promettente». Le prospettive, ha aggiunto, «sono abbastanza ottimistiche». Per l’effettuazione dei tamponi «non credo ci siano corsie preferenziali, escludo ci siano categorie privilegiate», ha sottolineato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, rispondendo ad una domanda sul caso del dottor Edoardo Valli, morto di Covid dopo aver denunciato di aver atteso invano il tampone. «Inizialmente ci sono state delle difficoltà - ha ammesso Borrelli - ma ora siamo ad una media elevatissima, di oltre 50 mila tamponi al giorno. I tamponi vengono fatti secondo le regole dell’Oms, a chi ne ha bisogno. Del caso Valli non ho conoscenza diretta, quindi non posso pronunciarmi». Aumentano ancora i morti in Lombardia: sono stati 280 i decessi nelle ultime ore, raggiungendo il totale di 10.901. Ieri erano stati 110. «Dati non così soddisfacenti - ha sottolineato l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera -. A Milano c'è ancora tanta gente in giro, come sapete i controlli spettano alle forze dell'ordine e alla polizia locale».
Riguardo alla Fase 2, «al momento qualsiasi ipotesi è prematura» ha sottolineato Borrelli, in relazione alla possibile riapertura di alcune filiere produttive nelle prossime settimane. «La task force è al lavoro su un report - ha detto -, poi una valutazione sarà fatta dal decisore politico».