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E' di 11 vittime e diversi feriti il bilancio delle sparatorie avvenute verso le 22:00 di ieri, 19 febbraio, ad Hanau in Assia, circa 20 chilometri a est di Francoforte sul Meno. Il presunto autore è stato trovato senza vita dagli agenti del Commando operazioni speciali (Sek) della polizia che hanno fatto irruzione nel suo appartamento. Nell'abitazione, è stato rinvenuto un secondo cadavere. Come riferisce il quotidiano "Sueddeutsche Zeitung", nella tarda serata di ieri, Hanau è stata teatro di due sparatorie in due diversi bar dove si fuma il narghilè, una a Heumarkt nel centro della città e l'altra in Kurt Schumacher Platz, nel quartiere di Kesselstadt. Questi locali sono spesso gestiti e frequentati da immigrati arabi o turchi. Secondo il quotidiano "Bild", le vittime di Heumarkt, alcune di origine curda, sarebbero cinque giovani e una donna. In Kurt Schumacher Platz, sono state uccise altre quattro persone. La polizia continua a indagare sul movente della sparatoria, sull'identità delle persone uccise e dell'autore, che avrebbe lasciato una lettera e un filmato in cui spiega le ragioni del gesto. Da tempo, la polizia tedesca ha avviato le indagini sui bar dove si fuma il narghilè, spesso utilizzati dai clan della criminalità organizzata araba e turca per attività di riciclaggio di denaro. Il presunto killer ha lasciato una lettera e un video in cui confessa le sue azioni. Lo ha riferito la Bild, citando fonti della sicurezza. Nel documento, Tobias R. ha sostenuto, tra le altre cose, "la necessità di distruggere certe persone la cui espulsione dalla Germania non è più possibile". Nel mirino dell'uomo, due bar frequentati prevalentemente da curdi.