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C'è una svolta nelle indagini sulla strage di Stoccolma in cui sono morte 4 persone e altre 15 sono rimaste ferite (alcune gravemente) da un camion che ha falciato la folla in pieno centro. Le forze dell'ordine hanno arrestato un uomo con l'accusa di omicidio con carattere terroristico: "Sospettiamo che sia l'autore" dell'attentato, ha affermato il portavoce della polizia, Lars Bystrom. Secondo il quotidiano Aftonbladet, l'uomo è un uzbeko di 39anni padre di quattro figli, che aveva manifestato sul web simpatie per i sanguinari jihadisti del Califfato. Ma non è chiaro il suo livello di coinvolgimento, se si tratta del membro di una cellula organizzata o di un'iniziativa terroristica "fai da te". E' stato fermato nel quartiere di Marsta, alla periferia di Stoccolma, nella tarda serata di venerdì perché si comportava in maniera anomala. Le forze dell'ordine hanno fermato anche una seconda persona a Hjulsta, periferia della capitale. Secondo i media, tra i due uomini c'è un collegamento. La dinamica dell'attentato è la fotocopia di precedenti attacchi jihadisti compiuti scagliando un mezzo sulla folla a tutta velocità, dalla strage di Nizza quella di Berlino, fino al recente attentato di Londra. Jihadismo low-cost, attentati che chiunque è in grado di compiere senza il supporto di reti organizzate. Il fatto che la persona arrestata sia di nazionalità uzbeka conferma quello che gli esperti di terrorismo sostengono da tempo: dall'Asia centrale si sta alimentando una nuova preoccupante filiera di jihadisti. Gli attentatori di Istanbul (31 dicembre) e di Londra (22 marzo) provenivano proprio da quell'area.