PHOTO
La FIFA ha sospeso Luis Rubiales dalla presidenza della federazione calcistica spagnola per aver baciato sulle labbra la giocatrice spagnola della Coppa del Mondo femminile Jenni Hermoso. "Abbiamo deciso oggi di sospendere provvisoriamente il signor Luis Rubiales da tutte le attività legate al calcio a livello nazionale e internazionale", ha dichiarato l'organo di governo del calcio mondiale in un comunicato, spiegando che la sospensione durerà 90 giorni, in attesa del procedimento disciplinare.
Il Consiglio superiore dello Sport, su sollecitazione del governo, ha presentato infatti "una petizione motivata" al Tribunale amministrativo dello Sport in cui chiede di sanzionare il numero uno della federazione per il comportamento tenuto alla finale dei mondiali femminili a Sydney. Il deferimento di Rubiales, secondo il Consiglio superiore dello Sport, rientra nella casistica delle infrazioni "molto gravi" per le quali è prevista la sospensione cautelare.
Dopo che le giocatrici della Roja hanno minacciato di non scendere più in campo se non ci sarà un avvicendamento ai vertici della Rfef, la Federazione ha contrattaccato. In un comunicato ha replicato alle parole di Hermoso che ha negato che il bacio fosse consensuale, come affermato da Rubiales, preannunciando "tutte le cause legali che saranno necessarie a difesa dell'onorabilità del presidente".
Hermoso ha detto ieri sera di non aver acconsentito a farsi baciare sulle labbra dopo il trionfo della Spagna ai Mondiali contro l'Inghilterra, come aveva affermato Rubiales, che sempre nella giornata di venerdì ha rifiutato di presentare le dimissioni, nonostante le critiche arrivate dalle istituzioni, dal mondo del calcio e dall'opinione pubblica. “La Federazione calcistica della Spagna”, ha dichiarato l'atleta, “ha fatto pressioni sul mio ambiente (famiglia, amici, colleghi...) affinché dessi una testimonianza che aveva poco o niente a che fare con i miei sentimenti”. “Mi sono sentita vulnerabile e vittima di un'aggressione, un atto impulsivo, macho, fuori posto e senza alcun tipo di consenso da parte mia. Semplicemente, non sono stato rispettato”, ha detto Hermoso in un comunicato sui social media.
Da parte sua, Rubiales ha attaccato il “falso femminismo” che a suo dire “non cerca la verità” e denunciato “un tentato omicidio sociale” nei suoi confronti. Il mancato passo indietro del presidente del presidente della Federcalcio ha scatenato una bufera di polemiche e il governo socialista spagnolo è intervenuto chiedendo al Consiglio superiore dello Sport di avviare la procedura al Tribunale amministrativo dello Sport per una sospensione cautelare dall'incarico, prevista per infrazioni "molto gravi".
Il caso "rischia di essere il MeToo del calcio spagnolo, ha tuonato il segretario allo Sport, Victor Francos, "Rubiales non è stato all'altezza della situazione e non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare". "Un 'bacetto' consensuale basta per essere cacciato da qui?", si è chiesto il numero della Rfef, "io combatterò fino alla fine". Dal governo, dalla Lega calcio femminile e da molti settori dello sport e della società spagnola erano arrivati appelli per un passo indietro del dirigente, finito nella bufera per il comportamento alla finale dei mondiali femminili a Sydney, il 20 agosto.
Le reazioni
“Tutto questo è inaccettabile, sono con te”, ha scritto su X la fuoriclasse della nazionale spagnola Alexia Putellas, rivolgendosi a Hermoso. Il presidente della Federcalcio della Navarra, Rafael del Amo, si è dimesso per protesta dalla guida del Comitato nazionale di calcio femminile spagnolo. L'attaccante del Real Betis, Borja Iglesias, ha fatto sapere che non giocherà più in nazionale spagnola finché Rubiales non se ne andrà. Lo stesso sponsor della nazionale, Iberia, ha auspicato "misure opportune per preservare i diritti e la dignità degli atleti".
C'è stato anche chi ha difeso Rubiales, come l'ex ct Luis Henrique ora al Psg. "Se devo parlare sulla base alla mia esperienza, a quello che ho vissuto, perché sono nella Federazione da molti anni, penso che il lavoro di Luis Rubiales in questi anni sia stato eccezionale", ha affermato, "ha ammesso il suo errore, penso che la mia opinione su questo argomento non sia proprio necessaria".