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Non era così dal 26 febbraio. Da quel giorno ormai lontano, così lontano che le scuole erano ancora aperte, non si contava un numero di contagi da covid basso come quello di oggi: 178. È la conferma che la curva epidemiologica è davvero in netta discesa, offerta dal bollettino quotidiano della Protezione civile. Certo,la statistica è viziata come lo sono ormai da settimane tutte quelle del lunedì, giorno in cui si effettuano meno tamponi. Ma una controprova sufficientemente attendibile della schiarita viene dall’altro, stavolta incontrovertibile dato: quello relativo alle vittime, che sono 60, in calo rispetto a ieri, quando erano state 75, e soprattutto a sabato scorso quando se n’erano contate 111. I 178 casi di oggi rappresentano un segnale incoraggiante anche in confronto al dato di 24 ore prima: domenica i nuovi contagiati dal coronavirus erano stati il doppio, 355. I numeri sono indiscutibilmente significativi in riferimento alla quantità di tamponi effettuati (31.394): il tasso di casi positivi è molto basso, dello 0,56 per cento. Ad oggi sono 233.1907 i pazienti colpiti dal covid in Italia. Le regioni italiane in cui oggi non si è registrato neppure un nuovo caso di contagio sono 6: Marche,Sicilia, Umbria, Calabria, Molise e Basilicata. In tutto, oltre a queste, ci sono altre 11 regioni in cui i nuovi positivi non sono comunque stati più di 10. E anche in Lomabardia, seppure con la ricordata condizione del basso numero di tamponi effettuato il lunedì, si può parlare di un notevole calo di contagi: 50 contro i 210 di ieri. Ad oggi le persone decedute per covid sono 33.475. Il totale dei guariti è di 158.355, di cui 878 registrati oggi. Ci sono tuttora 41.367 persone in Italia ancora ufficialmente infettate dal virus (708 in meno rispetto a 24 ore prima). E forse il dato più importante riguarda i ricoveri: quelli in regime ordinario sono in calo di 288 unità, per un totale di 6.099 persone. In terapia intensiva ci sono 424 pazienti, 11 in meno rispetto a ieri. La maggior parte delle persone risultate positive sono in isolamento domiciliare: 34.844. È una schiarita, un’indiscutibile schiarita. Di cui gli italiani hanno il diritto di sentirsi orgogliosi.