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Sempre più spaccata la comunità internazionale sulla crisi venezuelana dopo l’autoproclamazione come presidente ad interim del liberale Juan Guaidò, riconosciuto da gran parte dei paesi occidentali che chiedono al contempo le dimissioni del presidente chàvista Nicolas Maduro. Ieri i paesi della Comunità per lo sviluppo dell’Africa meridionale ( Sadc) si sono allineati a nazioni come Russia, Turchia e Cina, esprimendo la loro solidarietà al popolo venezuelano e al «democraticamente eletto» presidente Nicolas Maduro, condannando allo stesso tempo i tentativi da parte dei leader stranieri di «interferire» nel Paese.
«Esprimiamo la nostra preoccupazione per i tentativi dei leader di altri Paesi di interferire negli affari e nella sovranità del Venezuela», si legge in una dichiarazione ufficiale la Sadc che include 16 nazioni del sud del continente africano.
Creata nel 1980, l’organizzazione ha sede in Botswana e conta 16 Stati membri: Angola, Botswana, Comoros, Repubblica Democratica del Congo, Eswatini, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Seychelles, Sudafrica, Tanzania, Zambia e Zimbabwe.