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Contro il temporaneo stop alle lezioni in presenza nelle scuole della Campania deciso dall’ordinanza 79 del presidente Vincenzo De Luca, alcuni cittadini si sono rivolti al Tar. Il ricorso d’urgenza è stato firmato dagli avvocati Felice Laudadio e Alberto Saggiomo, che impugnano la parte del provvedimento che dispone «con decorrenza dal 16 ottobre 2020 e fino al 30 ottobre 2020: () 1.5. in tutte le scuole dell’infanzia sono sospese l’attivita didattica ed educativa, incompatibile con lo svolgimento da remoto, (); nelle scuole primarie e secondarie sono sospese le attivita didattiche ed educative in presenza», motivando l’impugnazione con il «grave danno arrecato all’istruzione dei propri figli». Il presidente della Sezione Quinta del Tar della Campania, Maria Abruzzese, incarica della questione, si è però riservato di pronunciarsi non prima del 19 ottobre, data entro la quale la Regione Campania è tenuta a esibire i dati contenuti nella nota predisposta dall’Unita di crisi regionale e nelle risultanze istruttorie, nella fattispecie «interviste effettuate dalle ASL a seguito del Contact tracing territoriale», ovvero i dati portati alla luce dal presidente della Regione sui contagi dalle riaperture delle scuole e che hanno motivato la decisione della nuova ordinanza. «Ai fini della decisione sull’istanza cautelare, ordina alla Regione Campania gli incombenti di cui in motivazione nei termini ivi indicati. Riserva all’esito ogni determinazione», si legge nel documento.