Tensione alta tra Israele e le milizie libanesi di Hezbollah, con uno scambio di attacchi aerei che ha coinvolto il Medio Oriente fin dalle prime ore di questa mattina. Israele ha lanciato una serie di raid intensi nel Libano meridionale, definendoli "attacchi preventivi" contro Hezbollah, nel tentativo di sventare un presunto piano del gruppo militante. Lo scambio di colpi potrebbe provocare una guerra più ampia nella regione, compromettendo gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco a Gaza.

Una persona ha perso la vita in Libano, colpita durante i raid israeliani nella città meridionale di Khiam. Hezbollah, sostenuto dall'Iran, ha risposto lanciando oltre 320 razzi Katyusha contro basi militari israeliane, tra cui la base di Meron e diversi siti nelle Alture del Golan occupate.

L'IDF, l'esercito israeliano, ha riferito che Hezbollah aveva in programma di lanciare un massiccio attacco missilistico contro Israele. In risposta, l'IDF ha intercettato parte dei razzi e ha colpito obiettivi strategici in Libano. "Abbiamo scoperto che Hezbollah si stava preparando ad attaccare Israele”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Dopo una consultazione con il ministro della Difesa e il capo dello staff dell'IDF, abbiamo ordinato all'IDF di agire per rimuovere la minaccia”.

Questa escalation di violenza non è isolata. Hezbollah ha giurato vendetta per l'assassinio di Fuad Shukr, un alto comandante del gruppo, avvenuto il mese scorso in un attacco attribuito a Israele. Gli attacchi di Hezbollah, che includono il lancio di circa 210 razzi e 20 droni nel nord di Israele, rappresentano una rappresaglia significativa. Molti dei razzi hanno colpito aree aperte, mentre altri sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea Iron Dome.

Israele, nel tentativo di proteggere i propri cittadini, ha dichiarato lo stato di emergenza per le prossime 48 ore. Questo stato consente all'IDF di stabilire istruzioni per il pubblico, limitare gli assembramenti e chiudere i siti nelle aree interessate. "Siamo determinati a fare di tutto per proteggere il nostro Paese”, ha affermato Netanyahu, sottolineando la determinazione di Israele a rispondere con forza a qualsiasi minaccia.

Hezbollah ha confermato che il suo attacco di oggi rappresenta una risposta all'uccisione di Fuad Shukr, ma ha anche lasciato intendere che potrebbero esserci ulteriori attacchi nei prossimi giorni. Il Times of Israel ha riferito che Netanyahu e il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si trovavano nel quartier generale dell'esercito a Tel Aviv per "gestire l'incidente" nel nord. L'attacco preventivo di Israele ha mirato a distruggere i lanciatori di missili di Hezbollah, che erano stati programmati per colpire Tel Aviv alle prime ore del mattino.

Secondo quanto riportato dal New York Times, l'intelligence israeliana aveva previsto una risposta dura da parte di Hezbollah, cosa che si è puntualmente verificata. L'attacco odierno non rappresenta solo una reazione immediata, ma potrebbe segnare l'inizio di una nuova fase di conflitto tra Israele e le milizie sciite in Libano.