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Scontri No Tav Fu «illegittima» la condotta tenuta dalle forze dei polizia durante . gli scontri avvenuti il 3 ottobre 2015 in Valle di Susa durante un'iniziativa del movimento No Tav.
È quanto scrivono i giudici del tribunale di Torino nelle motivazioni delle assoluzioni di due attivisti, accusati di resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio: nel loro caso è stata applicata la causa di non punibilità della reazione a «un atto arbitrario».
Gli incidenti del 2015 La vicenda risale al 3 ottobre 2015, quando il movimento No Tav organizzò una «passeggiata» nella Valle Clarea, in prossimità del cantiere, alla quale presero parte anche gli europarlamentari Eleonora Forenza ( Altra Europa con Tsipras) e Marco Valli, Daniela Aiuto, Tiziana Beghin ed Eleonora Evi ( M5S).
All'altezza di un ponte i manifestanti - «per lo più pensionati anziani» e «in un clima assolutamente pacifico», come osserva la sentenza - trovarono a sbarrargli il passo un presidio di polizia coordinato da un dirigente della Digos di Torino.
L'azione illegittima della polizia. Dopo una trattativa si decise che gli europarlamentari ( i quali affermavano di essere in «visita ispettiva» ) potevano proseguire il cammino, e che ognuno di loro poteva essere accompagnato da 10/ 15 persone alla volta. Ma a quel punto le forze dell'ordine tentarono ugualmente di bloccare i No Tav.
«Nonostante non si fosse verificata alcuna situazione di pericolo per l'ordine pubblico - scrivono i giudici - la polizia attuò un'azione di pressione, di spinta e di respingimento anche con scudi che, al contrario, mise a repentaglio la sicurezza dei presenti». Tutti i quattro imputati sono stati assolti