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Scritte contro la Premier Giorgia Meloni realizzate durante la Manifestazione nazionale corteo Pro Palestina - Milano, 12 Aprile 2025 (Foto Claudio Furlan/Lapresse) National demonstration Pro Palestine procession - Milan, April 12, 2025 (Photo Claudio Furlan/Lapresse)
Giornata ad altissima tensione a Milano, dove durante il corte pro-Pal che ha attraversato il centro storico ci sono stati pensati scontri tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine. Il corteo è poi arrivato all’Arco della Pace, destinazione finale. L’intenzione dei manifestanti è di restare nell’area antistante al monumento «finché tutti i compagni e le compagne portati in questura non saranno stati liberati». Le persone rimaste sono poche centinaia e l’ampia area pedonale è presidiata dalle forze dell’ordine.
Sette persone sono infatti state portate in questura subito dopo le prime tensioni, esplose quando gli agenti hanno fermato alcuni manifestanti per identificarli, dopo che durante il percorso erano state danneggiate diverse vetrine di negozi e banche. Il corteo, dopo gli scontri, si è spezzato in due parti: la testa è arrivata a destinazione all’Arco della Pace, mentre un altro gruppo è ancora fermo in piazzale Baiamonti, che resta presidiata dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Al loro indirizzo i manifestanti hanno rivolto insulti e cori per chiedere di «liberare i compagni» portati in questura.
Diversi i momenti concitati nel corso del pomeriggio, comprese alcune scritte sui vetri di una banca «Spara a Meloni», che hanno chiamato alla reazione di solidarietà alla presidente del Consiglio da parte della politica.
«Ho personalmente pregato il prefetto di Milano di portare il mio apprezzamento al questore di Milano per il servizio svolto dalle forze dell’ordine in occasione della manifestazione di oggi nel capoluogo lombardo – ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – Particolare plauso va ai poliziotti che, in un contesto difficile, con prontezza ed efficacia, sono riusciti a isolare e fermare un gruppo di facinorosi che, coperti e travisati, si erano resi artefici di atti vandalici, danneggiando vetrine e imbrattando sedi di esercizi commerciali e istituti bancari, nonché di gesti e scritte di grave contenuto intimidatorio e violento». Non solo.
«Grazie all’azione delle forze dell’ordine – ha aggiunto Piantedosi – è stato possibile evitare che la situazione degenerasse ulteriormente: a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia impiegati nell’occasione va il mio riconoscente ringraziamento e quello del Governo».
«I fatti avvenuti quest’oggi a Milano indignano e preoccupano. Solidarietà alle Forze dell’ordine, alla Presidente del Consiglio e a quanti sono rimasti colpiti dalla violenza dei manifestanti», ha scritto in una nota il leader di Italia Viva Matteo Renzi, mentre per il ministro egli Esteri Antonio Tajani «l’odio non può e non deve trovare spazio nel confronto politico» e «ciò che è accaduto a Milano è gravissimo».per questo, ha aggiunto Tajani, «Forza Italia, nel condannare con estrema fermezza i violenti estremisti di sinistra che hanno scatenato una vera guerriglia urbana a Milano, è vicina e solidale con Giorgia Meloni».
«Esprimo la mia piena solidarietà al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla quale sono state rivolte espressioni inaccettabili durante il corteo a Milano – le parole del presidente della Camera, Lorenzo Fontana – La mia vicinanza va anche alle forze dell'ordine, gravemente attaccate da alcuni manifestanti. Condanniamo con fermezza intimidazioni e linguaggio d’odio, che minano il confronto civile e democratico».