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L’avvocato di Aleksey Navalny, Olga Mikhailova, è da un’ora davanti al dipartimento di polizia di Khimki, dove è stato rinchiuso il leader dell’opposizione russa, «ha presentato alla polizia il suo mandato e il suo certificato, ma nonostante ciò (gli agenti) si rifiutano di lasciarla entrare». Lo ha reso noto su Twitter, Kyra Yarmish, la portavoce di Navalny. Il popolare blogger è stato rinchiuso nei locali del secondo dipartimento del ministero dell’Interno a Khimki, una città satellite di Mosca, vicino all’aeroporto internazionale Sheremetyevo, dove è stato arrestato subito dopo l’arrivo in Russia. Yarmish aggiunge che non viene fornita «nessuna spiegazione» per quanto sta accadendo. «Aleksey è agli arresti da 14 ore, non gli è stato ancora permesso di telefonare, sebbene tutti i detenuti abbiano questo diritto. Ora è privato del diritto alla difesa». Anche Ivan Zhdanov, direttore della fondazione anti-corruzione di Navalny, lamenta che agli avvocati è stato bloccato l’accesso al blogger, «nonostante ieri avessero promesso che sarebbero stati ammessi dalle 9 del mattino. Non gli danno nemmeno da mangiare. Nessuno dice esattamente quali siano i motivi legali alla base del fermo». I ’tweet di Kyra Yarmish e Ivan Zhdanov sono stati rilanciati anche dall’account personale di Navalny. Il governo britannico ha fatto sapere di essere «profondamente preoccupato» per l’arresto di Navalny, fermato domenica sera al suo rientro a Mosca subito dopo l’atterraggio del suo volo da Berlino. Il governo del Regno Unito ha definito il fermo di Navalny, il carismatico blogger che si è miracolosamente ripreso dopo l’avvelenamento ad agosto, «orribile». Navalny ha puntato l’indice sul capo del Cremlino, Vladimir Putin, come mandante del suo avvelenamento. «Inaccettabile l’arresto di Navalny al suo rientro in Russia. I diritti fondamentali non sono negoziabili, il loro rispetto precede qualsiasi forma di cooperazione e va preteso dall’Italia e dall’Europa tutta: davanti a episodi come questo si misura il senso della nostra Unione», commenta il presidente della Camera Roberto Fico su twitter. Mentre la Francia ha chiesto la sua «liberazione immediata». «La Francia - afferma il ministero degli Esteri in una nota - ha preso coscienza con forte preoccupazione dell’arresto in Russia di Aleksei Navalny. Insieme ai suoi partner europei, segue la sua situazione con la massima vigilanza e chiede il suo immediato rilascio».