La Russia potrebbe collaborare con gli Stati Uniti nell’ambito delle terre rare, ma solo dopo una discussione sulla normalizzazione dei rapporti bilaterali e un’intesa sulla crisi ucraina. A confermarlo è il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato da Ria Novosti. «Gli americani hanno bisogno di terre rare e noi ne abbiamo molte. Abbiamo i nostri piani di sviluppo, ma esistono prospettive di cooperazione. Quando la volontà politica si manifesterà, saremo aperti a questa possibilità», ha dichiarato Peskov.

Priorità: il dialogo su Ucraina e relazioni bilaterali

Peskov ha chiarito che prima di affrontare la questione economica, Russia e Stati Uniti dovranno discutere della normalizzazione dei loro rapporti e poi della crisi ucraina. Solo in un secondo momento sarà possibile avviare progetti commerciali e di investimento. «La volontà politica di cooperare per riprendere il dialogo, ridotto quasi a zero sotto la precedente amministrazione, è stata ora dimostrata», ha affermato Peskov, lasciando intendere un possibile cambio di rotta nei rapporti tra le due potenze.

Mosca: «USA più equilibrati all’ONU rispetto agli europei»

Il Cremlino ha anche accolto con favore la posizione più bilanciata degli Stati Uniti all’ONU, dopo il voto contro una risoluzione che condannava apertamente l’aggressione russa in Ucraina.

«Vediamo che gli USA stanno adottando una posizione più equilibrata e realmente concentrata sugli sforzi per risolvere il conflitto ucraino», ha dichiarato Peskov, sottolineando che al contrario l’Europa mantiene una linea più ostile. La recente spaccatura tra USA e UE all'ONU potrebbe rappresentare un'opportunità per Mosca per riallacciare il dialogo con Washington su più fronti, compresa la cooperazione economica sulle risorse strategiche.