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Il presidente russo Vladimir Putin, a sinistra, e il leader nordcoreano Kim Jong Un si scambiano documenti durante una cerimonia per la loro nuova partnership a Pyongyang
La guerra in Ucraina segna un nuovo livello di tensione: la Russia ha lanciato 188 droni, un numero mai raggiunto dall'inizio del conflitto, partendo dalle regioni di Orel, Bryansk, Kursk e Primorsko-Akhtarsk. Questo attacco, coordinato con il supporto delle truppe di ingegneria radiofonica dell'Aeronautica militare ucraina, ha rilevato anche il lancio di quattro missili balistici Iskander-M, segnalati da Ukrinform.
Alle 9 del mattino, ora locale, le difese aeree ucraine hanno abbattuto 76 droni nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Poltava e molte altre, ma 95 droni si sono persi durante il volo. Cinque dispositivi sono stati avvistati in direzione della Bielorussia, alimentando i timori di una possibile escalation.
Sul fronte orientale, le forze russe hanno preso il controllo del villaggio di Romanovka, nella Repubblica Popolare di Donetsk. Vladimir Rogov, capo della commissione sovranità della Camera Civica Russa, ha confermato il successo: «Le nostre truppe hanno cacciato il nemico da Romanovka».
Corea del Nord: un alleato strategico per Mosca
Parallelamente, la Corea del Nord ha intensificato il supporto alla Russia. Secondo il James Martin Center for Nonproliferation Studies (CNS), Pyongyang sta ampliando il complesso di produzione di missili Ryongsong nella città di Hamhung. Fotografie satellitari del Planet Labs mostrano la costruzione di un’ulteriore ala di assemblaggio e di nuove strutture residenziali per i dipendenti.
I lavori includono la modernizzazione degli impianti e l’installazione di attrezzature avanzate. I missili Hwasong-11, o KN-23, assemblati in questo complesso, sono progettati per eludere le difese aeree grazie a una traiettoria depressa, rendendoli particolarmente utili per la Russia in Ucraina.
L’agenzia nordcoreana KCNA ha confermato che il progetto rientra in un piano di modernizzazione strategico. Secondo fonti di intelligence, oltre 10.000 militari nordcoreani sarebbero già stati inviati nella regione russa di Kursk, con un ruolo chiave nel supporto aereo e nei marine di Mosca.
Collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord
Sebbene entrambe le nazioni abbiano negato qualsiasi trasferimento di armi, il trattato di difesa reciproca firmato lo scorso giugno ha rafforzato i legami militari. Il recente attacco ucraino con missili Storm Shadow ha causato la morte di 500 militari nordcoreani nella regione di Kursk, confermando la presenza di Pyongyang sul campo di battaglia.
Tali sviluppi segnano un’escalation significativa, con la Russia che sfrutta il supporto strategico della Corea del Nord per mantenere alta la pressione sull’Ucraina.