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L'assalto dei neofascisti e dei no vax alla Cgil e le violenze contro le forze dell'ordine che hanno sconvolto il centro della Capitale provocano sdegno e reazioni durissime da parte del Capo dello Stato, del premier, del governo, delle istituzioni e dei partiti Sergio Mattarella chiama Maurizio Landini per esprimergli personalmente solidarietà. Anche il premier Mario Draghi, oggetto di duri cori da parte di chi ha partecipato al corteo, telefona al leader del primo sindacato italiano, per dargli la «piena solidarietà» di tutto l'esecutivo e ribadire che «i sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti - si legge nella nota di Palazzo Chigi - è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza». Draghi condanna «le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione».
Netta presa di posizione anche della Presidente del Senato, Elisabetta Casellati che parla di «gravissimi atti di intolleranza» e del Presidente della Camera Roberto Fico: «Esprimere le proprie opinioni e manifestare pacificamente è legittimo, usare la violenza invece no. Le manifestazioni squadriste di questi minuti in centro a Roma sono inaccettabili e vanno condanna te con forza». Condanna unanime dei partiti contro i violenti, dunque. E totale vicinanza alle forze dell'ordine, ma le sfumature nel definire gli autori di questi assalti sono molto diverse: se il centrosinistra e i 5 stelle parlano di attacchi «fascisti» e «squadristi», per parte del centrodestra i militanti no-vax e di Forza Nuova che hanno assaltato la sede della Cgil nazionale sono, «pochi criminali» e «delinquenti».
Durissimo il Pd. Enrico Letta definisce queste «queste degenerazioni intollerabili» come «attacchi squadristi». E dice esplicitamente che «è l'ora di sciogliere Forza Nuova». Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni chiede che «lo squadrismo fascista sia subito messo in condizione di non nuocere da parte delle istituzioni della Repubblica, nata dalla Resistenza». Nel centrodestra, il primo a condannare è il coordinatore Antonio Tajani: «Non c'è spazio nel nostro Paese per i violenti #NoGreenPass. Quello che sta accadendo in questo momento a Roma- attacca - è inaccettabile. Forze dell'ordine aggredite, bombe carta lanciate in pieno centro. Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto!».
foto Lapresse Più tardi, in contemporanea, le reazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La leader di FdI, da Madrid, definisce «vergognose» le immagini delle violenze di Roma. Quindi esprime la sua «totale vicinanza alle forze dell'ordine e la piena solidarietà al segretario dalla Cgil, Maurizio Landini». «Solidarietà - prosegue - anche a migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili». Infine Meloni attacca il ministro Lamorgese per non essere stata capace di gestire l'ordine pubblico, così come il segretario leghista, Matteo Salvini, che ne chiede le dimissioni. Salvini condanna la violenza ma distingue chi voleva manifestare e chi ha provocato incidenti: «La violenza non è mai giustificata, non è mai la soluzione. Non confondiamola violenza di pochi criminali con le richieste ragionevoli dichi vuole tutelare salute, diritti, libertà e lavoro». (ANSA).