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«In molti mi hanno rimproverato scarsa umanità. Ma io non posso, né voglio, chiedere scusa come molti mi hanno pur caldamente suggerito di fare per la morte di Giovanna Pedretti, il cui suicidio, ovviamente, mi addolora come essere umano. Perché se lo facessi sarei l'ennesimo che utilizza la sua morte per il proprio vantaggio, nel mio caso per riabilitarmi, cospargendomi il capo di cenere e implorando la clemenza della pubblica piazza». Così in un lungo post su Instagram, Lorenzo Biagiarelli torna a parlare del caso del suicidio della ristoratrice di Lodi.
«Dopo settimane di silenzio, ho bisogno di raccontare per la prima e ultima volta quello che mi è successo nell'ultimo mese, per chiudere questa storia che è triste da qualunque lato la si guardi» scrive lo chef compagno di Selvaggia Lucarelli, che nel video ripercorre passo dopo passo tutta la vicenda. Biagiarelli, dunque, non intende chiedere scusa: «Preferisco tenermi lo stigma, il dubbio, il sospetto, piuttosto che tentare la via della pietà affermando qualcosa che non penso. E accetterò con tranquillità tutte le conseguenze». E annuncia: «Purtroppo non ci sono più le condizioni perché io riprendo al mio ruolo, 'E' sempre mezzogiorno'. Quindi non mi vedrete più in onda».