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Rifiuti a Roma. Le stanno tentando tutte per cercare di trovare una soluzione a una emergenza che ormai ha superato tutti i limiti.
E così dopo le ordinanze del fine settimana, le polemiche a distanza tra la sindaca Virginia Raggi e il governatore Nicola Zingaretti e gli interventi del ministro dell’Ambiente Sergio Costa ieri, alla riunione tra i tre, si è intravisto uno spiraglio nella guerra tra Comune e Regione.
Normalità a breve
Al punto che il ministro Costa si è sbilanciato dicendo che tempo 10- 15 giorni la situazione a Roma sulla raccolta dei rifiuti urbani «tornerà in condizioni di normalità».
Il ministro ha definito «positivo» il clima dell’incontro con il governatore e la sindaca: «Hanno dato la loro collaborazione fattiva, operativa sul sistema di raccolta e conferimento dei rifiuti».
Quanto ai paesi europei con cui si è in contatto per negoziare il conferimento lì dei rifiuti di Roma, il ministro ha preferito mantenere il riserbo perché si è in una fase negoziale e si vuole evitare che il prezzo dell’operazione possa salire a causa anche di una pubblicità della stessa.
Dopo l’ordinanza “Pulisci- Roma”, la Regione è disponibile ad aumentare i giorni per la raccolta straordinaria dei rifiuti e i tecnici regionali, insieme a quelli del Comune e di Ama, faranno il punto della situazione ogni 48 ore.
Cabina di regia
È stata istituita una cabina di regia per il decoro di Roma che si riunirà a cadenza settimanale.
È prevista anche una war room dentro la municipalizzata che invierà alla sindaca e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali i dati ogni otto ore sui flussi di destinazione dei rifiuti indifferenziati.
Contestualmente, si cercherà di trovare altri siti di smaltimento all’estero, in attesa di rendere autonoma la Capitale con propri impianti. «Non stiamo cercando le responsabilità passate - ha commentato Costa all’uscita dalla riunione -, quelle ormai sono nel cassetto, stiamo cercando le soluzioni affinché si superi qualcosa che non deve più verificarsi».
E la Raggi ha sottolineato: «L’obiettivo primario è ripulire la città, lo dobbiamo ai romani e mi sembra che questo tavolo lo abbia garantito a più livelli».
Soddisfatto anche il presidente della Regione Zingaretti: «Sui rifiuti di Roma è andata bene, finalmente il piano parte'. Già oggi la gran parte dei siti definiti a rischio è stata ripulita, così come quelli vicino ai luoghi sensibili».