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Record di nuovi casi dall’inizio dell’epidemia nel Lazio. Oggi se ne contano 215 (con zero decessi), di cui il 61% sono link di rientro. Il precedente record era 208, registrato addirittura il 28 marzo. «Oggi è record di positivi - sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato - mai così tanti, legati prevalente ai casi con link dalla Sardegna 45% (97 casi). Sono in prevalenza giovani e asintomatici. In questa fase il tema non sono né le ospedalizzazioni, né le terapie intensive che sono assolutamente sotto controllo e non danno alcuna preoccupazione, ma bloccare tempestivamente le catene di trasmissione rintracciando gli asintomatici ed evitare che venga diffuso il virus in ambito familiare. Rivolgo un appello ai giovani fate attenzione soprattutto ai vostri familiari e alle persone più care e se siete in attesa dell’esito del referto è opportuno rimanere isolati e non avere frequentazioni». «Non sentitevi invincibili - insiste D’Amato - perchè il virus è subdolo e può creare seri problemi a voi e i vostri cari. Nei drive-in si lavorerà sia il sabato che la domenica a pieno regime. Dico sin da subito che se ci sono delle file da fare di avere pazienza perché i nostri operatori sanitari stanno facendo uno sforzo straordinario con le tute a 40 gradi per la tutela della salute di tutti. Così come oggi c’è un’attesa di tre ore per il controesodo da Messina, chiedo comprensione per un’attesa che ha come scopo la tutela della salute di tutti». «Non sono molto preoccupato per i casi positivi asintomatici che stiamo scovando - conclude - grazie a un’opera eccezionale di testing e di tracciamento, ma lo sono per gli effetti che questi possono produrre nella trasmissione all’interno dei nuclei parentali se vengono meno le regole di distanziamento». «Da oggi sono attivi i box di controllo con tampone anche al porto di Civitavecchia. Ma non basta. Il ministero della Salute e la Regione Sardegna devono urgentemente predisporre controlli con tampone agli imbarchi dei traghetti», scrive in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. «Dai nostri dati, i positivi asintomatici agli sbarchi sono moltissimi, ma coloro che vengono eventualmente contagiati in viaggio non è possibile intercettarli allo sbarco perché il contagio si manifesta solo dopo alcuni giorni. Sono persone asintomatiche che stanno bene ma possono essere veicolo di contagio per altri familiari e persone fragili. C’è un dato tecnico scientifico da tenere in considerazione. Fare viaggiare i traghetti con questa promiscuità è un errore - denuncia il governatore del Lazio - perché moltiplica i contagi di persone che poi tornano alle loro case in tutta Italia. Ecco perché è fondamentale fare i tamponi rapidi agli imbarchi ed eventualmente far scattare la quarantena a terra o iniziare l’isolamento già nelle navi».