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La Corte Suprema brasiliana ha deciso di respingere il ricorso con il quale la difesa dell'ex presidente, Luiz Inacio Lula da Silva, aveva chiesto che si sospendesse la condanna e gli si concedesse la libertà condizionale. La Corte ha anche cancellato l'udienza che era prevista per il prossimo martedì per esaminare il caso. La decisione di non analizzare neppure la richiesta degli avvocati di Lula, che sconta dal 7 aprile una condanna di 12 anni di prigione per corruzione, fa cadere le speranze del Partito dei Lavoratori che Lula possa essere liberato o che almeno gli si concedesse il carcere domiciliare in modo da avviare la campagna per le presidenziali di ottobre. Lula, popolarissimo presidente brasiliano tra il 203 e il 2010, rimane in testa in tutti i sondaggi sulle intenzioni di voto. Ma la sua candidatura e virtualmente nulla, perché la legislazione brasiliana impedisce che i condannati in seconda istanza, come il suo caso, possano presentarsi a cariche elettive. Ma l'ex presidente non si lascia andare visto che in questi giorni è infatti impegnato come commentatore televisivo per i mondiali di calcio. Lula assiste alle partite in tv nella sua cella di 15 metri quadri. Invia tramite Whatsapp i suoi commenti al giornalista Jose Trajano, detto "Ze Trajano", che li ritrasmette come sottotioli sulla TVT, la catena televisiva del sindacato dei metalmeccanici. L'avvocato di Lula, Francisco Monteiro Rocha Junior spiega al sito Veja che comunicare con l'esterno non è vietato al detenuto. Il criminologo Joao Paulo Martinelli aggiunge che "tutti i detenuti hanno il diritto di lavorare, in particolare per ottenere la remissione della pena". Intanto, Ze Trajano si frega le mani: gli ascolti della trasmissione sono raddoppiati. "Ho osato" esulta dopo che la sua idea un po' estemporanea e andata in porto.